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Oli vegetali puri, niente incentivo senza la tracciabilità

Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha emanato la circolare sulla tracciabilità degli oli vegetali puri (Ovp), ottenuti da prodotti agricoli di origine comunitaria, per la produzione di energia elettrica, ai sensi della legge 99/2009.

L’incentivo previsto per la produzione di energia elettrica da biomasse, in questo caso da oli vegetali puri, è pari a 0,28 euro per ogni kw elettrico prodotto. Per poter accedere a tale tariffa onnicomprensiva gli operatori della filiera dovranno garantire la tracciabilità dell’intero ciclo produttivo delle materie agricole utilizzate (regolamento CE 73/2009).

L’olio vegetale puro è definito come “olio prodotto a partire da piante oleaginose mediante spremitura, estrazione o procedimenti analoghi, greggio o raffinato, ma chimicamente non modificato”.

La circolare stabilisce le modalità attuative per la certificazione della tracciabilità e rintracciabilità degli oli vegetali, le quali sono affidate all’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea), sulla base delle disposizioni fornite dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Il soggetto, in capo a cui sarà rilasciata la certificazione della tracciabilità, dovrà inserire in un apposito portale informatico, predisposto dall’Agea, una serie di documenti, elencati nella circolare, per ottenere la certificazione dell’olio vegetale puro prodotto.
A seguito dell’esito positivo dei controlli svolti dall’Agea, il Mipaaf certificherà l’OVP al Gestore dei servizi energetici (Gse), che a sua volta potrà riconoscere la tariffa onnicomprensiva di 0,28 euro per kw elettrico immesso in rete dall’Operatore elettrico.

Questa procedura permetterà, così, di censire gli operatori partecipanti al sistema di tracciabilità, correlato al regime d’incentivo, assicurando anche l’applicazione del sistema di controllo previsto dal Reg. CE 73/2009. E’ prevista, comunque, in alternativa alla procedura informatizzata, anche una “procedura manuale”.

Tenuto conto che l’Agea renderà disponibili le procedure informatiche entro ottobre 2010, è istituita una fase transitoria per consentire agli operatori di avviare la produzione di energia elettrica. Durante la predetta fase, si potrà fare richiesta, al Ministero della “certificazione con modalità transitoria” degli oli vegetali puri già tracciati a seguito di altre disposizioni normative nazionali o comunitarie. Il Mipaaf, dopo aver effettuato le opportune verifiche tramite l’Agea, rilascerà la certificazione.

Le partite di oli provenienti da semi nazionali o comunitari potranno essere oggetto di autocertificazione, qualora i soggetti interessati producano tutte le informazioni e la documentazione necessari per consentire la loro tracciabilità. Fino a quando non saranno verificati dal Ministero, secondo le modalità previste dal Gse, questi quantitativi di oli saranno considerati “certificabili”, per poi essere considerati “certificati” successivamente a detto controllo.

Infine, per coloro che sono in attesa del conguaglio, da parte del Gse, della tariffa di 0,28 €/kWe, la circolare stabilisce che “sono oggetto di autocertificazione e considerati certificabili anche i quantitativi di Ovp (Olio Vegetale Puro) utilizzati dagli Oe (Operatori Elettrici) nel periodo compreso tra il 01.01.2008 e il 15.08.2009, ovvero nel periodo compreso tra il 16.08.2009 e la data di entrata in vigore della presente circolare, ai fini dell’ottenimento del conguaglio dal Gse”.

Da una prima analisi del sistema introdotto dalla circolare, si rileva come, dal punto di vista della facilità di accesso per le imprese agricole nazionali, impegnate nella valorizzazione dell’olio vegetale puro mediante il suo impiego per la produzione di energia elettrica, la documentazione necessaria per ottenere la certificazione corrisponda a quella già presente in azienda.

Maggiori difficoltà, al contrario, possono sorgere nei confronti di chi importa semi e che, per accedere alla tariffa, deve aderire al sistema di rintracciabilità reperendo la documentazione omologa proveniente da altri Paesi.

L’introduzione di un sistema di tracciabilità dell’olio vegetale puro da destinare ad usi energetici e l’accesso alla tariffa incentivante dei 0,28 € per ogni kw elettrico prodotto costituiscono uno strumento di promozione importante della generazione distribuita sul territorio, che è economicamente ed ambientalmente sostenibile, in quanto in grado di salvaguardare la biodiversità di un areale, grazie, proprio, allo sviluppo di filiere agroenergetiche corte. Si tratta di un’opzione connotata da un reale valore ambientale, a differenza di altre che, purtroppo, spesso divengono occasione di fenomeni speculativi.

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