il Punto Coldiretti

A Vercelli la Giornata del Ringraziamento

“Lo stile cooperativo per lo sviluppo dell’agricoltore”, questo il titolo della 73ª Giornata Nazionale del Ringraziamento che sarà celebrata a Vercelli domenica 12 novembre. La Giornata del Ringraziamento – istituita per iniziativa della Coldiretti nel 1951 e fatta propria dalla Cei nel 1975 – segna un’opportunità, un’occasione di sosta e di riflessione, sul bene della terra e dei suoi prodotti, ed è da sempre festa identitaria di Coldiretti.

Viviamo in un contesto internazionale incerto e preoccupante per lo scoppio di due guerre (Ucraina e Medio Oriente) che hanno riflessi per tutti i Paesi, unitamente al rallentamento della crescita, all’inflazione, all’aumento del costo dell’energia e delle materie prime.
Quest’anno la giornata nazionale si celebra a Vercelli, questa terra piemontese da sempre attiva e vivace nel mondo agricolo in particolare per la produzione del riso.

Secondo la dottrina sociale della chiesa “l’attività che si riferisce alle imprese cooperative, alle piccole e medie imprese, unitamente alle aziende artigianali e a quelle agricole a dimensione familiare… offrono alla valorizzazione del lavoro, alla crescita del senso di responsabilità personale sociale alla vita democratica, ai valori umani utile al progresso del mercato e della società” (compendio DSC n. 339).

L’agricoltura familiare scrivono i vescovi ha conosciuto il suo grande splendore in modo particolare del dopoguerra grazie anche alla riforma agraria ha sperimentato un benessere materiale e sociale, riscattando una marginalità evidente. Non solo coltivando la terra ma custodendo un territorio salvaguardandolo da tutto ciò che potesse degradarlo. Questo stile ha caratterizzato nel tempo quello sviluppo che oggi attraverso il made in Italy è conosciuto in tutto il mondo grazie ai suoi prodotti di eccellenza (Dop, Igp, Stg, Ig…).

La cooperazione quella “buona” non sfrutta il lavoratore, ma genera le condizioni perché possa produrre meglio il prodotto salvaguardando l’ambiente che lo circonda, coinvolgendo anche i consumatori. E i mercati di campagna amica rappresentano un modello virtuoso e vincente di relazioni tra agricoltori e cittadini.

Uno scenario sconvolgente e dagli esiti imprevedibili che oggi si presenta e preoccupa il mondo agricolo viene dalle spinte verso il cibo sintetico o artificiale, attraverso la “coltivazione” in laboratorio di carne, pesce, latte da cellule allevate in un bioreattore senza terra, agricoltori e animali.

Tutto ciò genera preoccupazione anche dal punto di vista etico. L’augurio è che le autorità internazionali sappiano vigilare nel modo migliore su questo fronte dal momento che si tratta di cibo e quindi c’è di mezzo la salute umana.

Un discorso nuovo riguarda l’innovazione e l’intelligenza artificiale che nell’ambito agricolo sicuramente possono dare risultati sempre più performanti e anche più attenti alle esigenze ambientali come già da un bel po’ di tempo avviene.

Nella parte finale del messaggio della commissione episcopale, viene sottolineato il problema climatico che negli ultimi tempi genera non poche difficoltà anche nel nostro territorio (le recenti alluvioni e lo straripamento dei fiumi sia in Emilia-Romagna che in Toscana sono esempi evidenti) la salvaguardia di un territorio sufficientemente fragile dev’essere un bene per tutti.

Preoccupazione ribadita recentemente anche da Papa Francesco nella recente esortazione Laudate deum, perché il territorio sia custodito da tutti con scelte sostenibili. Stesse preoccupazioni ribadite nel messaggio del Papa inviato in occasione del Villaggio Coldiretti del Circo Massimo a Roma

Possiamo dire che gli agricoltori con il loro quotidiano lavoro, sono i veri custodi dell’ambiente dal momento che se ne prendono cura, con la coltivazione della terra e la salvaguardia del territorio.

Infine riprendendo l’enciclica Fratelli tutti al n. 32 che “nessuno si salva da solo” occorre lavorare insieme e costruire qualcosa di bello e importante.
Lodare, ringraziare, guardare in prospettiva è quello che da sempre Coldiretti si sforza di fare nei confronti delle imprese agricole attente al bene di chi produce (perché possa avere sempre un giusto reddito) ma anche di chi acquista e di chi distribuisce e di chi consuma, chiedendo a coloro che amministrano di tenere in gran conto questo bene primario dell’agricoltura.

Buona Giornata del Ringraziamento a tutti

don Nicola Macculi

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