il Punto Coldiretti

Assegnati i premi alle “Amiche della terra”

Dalla fattoria sociale dove le donne vittime di violenza trovano lavoro, rifugio e conforto alla vivaista che si trasforma in esperta di alta moda e approda alle passerelle parigine. Ma anche donne sui trattori alle prese con l’impollinazione degli ulivi con i droni o gli agricosmetici ottenuti dallo scarto della vendemmia o dalla polvere delle arance. Sono solo alcune delle idee rosa vincitrici della prima edizione del Premio Coldiretti “Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo” premiate a Palazzo Rospigliosi, in occasione del 70° anniversario della nascita del movimento di Donne Coldiretti assieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini, al ministro alle Riforme istituzionali Elisabetta Alberti Casellati e al ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Una grande famiglia che rappresenta il 30% delle imprese associate a Coldiretti. L’obiettivo della giornata è promuovere l’agricoltura rosa e valorizzare l’attività delle imprenditrici agricole italiane che sanno coniugare il rispetto dell’ambiente con l’attenzione al sociale, la tutela della biodiversità con la valorizzazione dei prodotti tipici e sanno accettare le nuove e crescenti sfide del mercato. Un importante premio che celebra l’impegno, la passione e la dedizione delle Donne impegnate nel green e promuove la conoscenza e la difesa del vero agroalimentare italiano.

Le storie delle donne contadine vincitrici del prestigioso premio Coldiretti sono tantissime e diverse tra loro. Una storia emozionante, per esempio, è quella di Miriam Zenorini che, in Trentino, accoglie nella propria fattoria le donne maltrattate che hanno un vissuto difficile, supportandole con amore e impegno nel riprendere in mano la propria vita, ridonando loro una vita dignitosa e in armonia con la natura. In generale, tutte le persone sono il cardine in cui tutto gira nell’azienda di Miriam, l’accudire e il dare nuove opportunità sono i principi portanti su cui si fonda la sua azienda. Grande sfida, invece quella di Bianca Mascagni, contadina di prima generazione che, nella bella Toscana, in sella al suo trattore, che manovra abilmente con quotidianità, ha saputo coniugare il desiderio di futuro e innovazione con la tradizione. Il suo eccellente olio toscano, prodotto di grande fascino e storia millenaria, nella sua azienda viene prodotto grazie all’uso delle più moderne tecnologie e innovazioni digitali, a partire dall’impollinazione degli ulivi con l’utilizzo dei droni.

La passione per i bambini vale l’ambito premio Coldiretti anche per Marcella Alberini che ha saputo sposare la propria esigenza con quella di tante mamme ideando, in Veneto, il primo agriasilo d’Italia. L’amore per la natura, l’agricoltura e le sue attività diventano veicolo di apprendimento e di scoperta in cui il contatto con i prodotti coltivati, le piante e gli animali insegnano alle nuove generazioni il rispetto dell’ambiente e la fondamentale importanza di una sana e attenta alimentazione.

Esportare storia prodotti e territorio siciliano è la mission di Monica Solarino, le cui arance biologiche arrivano in tutto il mondo. Il suo premio celebra non solo la notevole capacità imprenditoriale ma anche il coraggio e la caparbietà di insistere e resistere per essere presenti nei mercati internazionali e guardare con fiducia al grande futuro del made in Italy all’estero nel segno delle creatività. Dalle arance ricava, infatti, anche una polvere utilizzata nei cosmetici che esporta persino in Israele, mentre le bucce sono utilizzate per preparare dolci. Martina Maiorano invece ha ottenuto l’ambito premio grazie alla sua creatività. Nella sua azienda pugliese, infatti, utilizza i fiori che produce nel suo vivaio come fonte di ispirazione per i motivi e i decori degli abiti di haute couture. Architetto paesaggista Martina trasferisce così la bellezza dei suoi fiori nella moda conquistando con il suo estro le ambite passerelle di Parigi.

Storico ritorno dei cervelli in fuga è quello di Monia Repetti dell’Emilia Romagna, che, dopo una prima esperienza lavorativa presso importanti aziende estere ha ceduto al fascino e al richiamo della sua terra. L’agricoltura per Monia è un settore di successo, capace di offrire e creare opportunità di crescita professionale. Lei allora ritorna a casa e con coraggio e passione scommette sulla campagna dedicandosi all’allevamento e alla produzione del prodotto emiliano d’eccellenza: il Parmigiano Reggiano. Scommessa vinta, con estro innovazione e professionalità.

Ancora c’è chi come Giuditta Mercurio che nelle belle Marche ha operato un vero e proprio cambio vita, decidendo di trasformarsi da tecnico radiologo a contadina e creare un’azienda agricola biologica tutta la femminile insieme con la sua socia Agnese. Il suo approccio al settore agricolo è stato totalmente innovativo, soprattutto nel rapporto con i suoi clienti che si fidano e si affidano a lei in un proficuo scambio di conoscenze e saperi tra produttore e consumatore.

La cura del corpo e della bellezza femminile è la mission di Marina D’Ambra che nella meravigliosa isola di Procida utilizza lo scarto delle sue uve per creare agrocosmetici di altissima qualità. Una bellissima testimonianza di come reinventarsi in azienda in maniera creativa. Trasformare il proprio prodotto in elisir di bellezza è la nuova sfida imprenditoriale dell’agriwellness. Questo premio celebra la capacità e la visione tutta al femminile di sapersi evolvere e creare nuove opportunità imprenditoriali esaltando l’idea di benessere unito alla cura della persona.

Maria Antonia Ceriani, straordinaria donna lombarda, racchiude in sé la perfetta sintesi di imprenditrice rosa a tutto tondo. Da tempo ormai l’agricoltura italiana può puntare su una nuova e moderna visione resa possibile dalla multifunzionalità delle aziende agricole. Produrre, trasformare, vendere direttamente e creare nuove opportunità imprenditoriali. Questo suo premio celebra il più alto profilo della nuova imprenditrice agricola di Coldiretti. Una donna di grandi capacità, mossa da profondi valori sociali e solide basi culturali. Una donna dotata di una grande professionalità rafforzata da percorsi di continua formazione che diventa ogni giorno sempre attenta ai bisogni della sua azienda e del proprio territorio.

Infine, un premio speciale va a Margareth Madè, bellissima e famosa attrice siciliana che oggi porta avanti con successo una strepitosa azienda olivicola a Noto. Oltre al suo pregiato olio, Margareth, ama narrare la sua Sicilia, una regione dalle mille risorse, culla di un patrimonio enogastronomico senza uguali. La sua è una meravigliosa esperienza di vita, che ricorda quanto l’uomo appartenga alla terra e quanto la terra richieda rispetto e dedizione.

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