il Punto Coldiretti

I giovani agricoltori europei bocciano il nutriscore e chiedono più trasparenza nella filiera

Un chiaro no al Nutriscore e a qualunque sistema di etichettatura nutrizionale fronte pacco che utilizza codici a colori, non basato sulla porzione e che non protegge la specificità dei prodotti di qualità come le Dop e le Igp. Questa, in sintesi, la posizione adottata all’unanimità dal Consiglio dei Giovani agricoltori europei (Ceja), l’organizzazione ombrello dei giovani agricoltori dell’Ue, in merito alla Strategia “Farm to Fork” della Commissione europea, attualmente al vaglio delle Istituzioni comunitarie.

Si tratta dell’affermazione di una posizione importante, frutto di un intenso lavoro svolto negli ultimi mesi, raggiunta al latere di un incontro con il Commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski, nel corso del quale i giovani hanno chiesto alla Commissione europea di disegnare una strategia su misura per la realtà degli agricoltori europei che tenga in altra considerazione le esigenze dei giovani agricoltori in termini di politiche efficaci a garantire il ricambio generazionale e adeguate risorse per innovare e consentire loro di lottare per prestazioni ambientali più ambiziose ed elevate.

In tale prospettiva il Ceja chiede che negli accordi commerciali siano previste clausole che impongono ai prodotti importati il rispetto degli stessi standard produttivi previsti dalla normativa Ue per i nostri agricoltori, nonché la promozione di strumenti, quali i contratti di filiera, che rafforzino il loro ruolo e potere negoziale nella filiera. Importante anche il sistema di etichettatura che dev’essere chiaro e trasparente di modo da rafforzare il rapporto di fiducia tra consumatori e produttori con lo scopo di promuovere le diverse sfaccettature della sostenibilità e il consumo di prodotti tradizionali.

“La totale e chiara bocciatura del sistema di etichettatura nutrizionale Nutri-score, rappresenta per noi un grande successo e passo in avanti nella realizzazione di un’Unione europea più attenta alle esigenze e alla salute dei propri cittadini. Come Coldiretti Giovani Impresa abbiamo lavorato molto, in sinergia con altre organizzazioni europee, per chiedere all’Unione europea di adottare modelli di etichettatura trasparenti in grado di comunicare in maniera veritiera al consumatore tutte le informazioni di cui ha bisogno per compiere scelte consapevoli, ha dichiarato Veronica Barbati, Delegata nazionale Coldiretti Giovani Impresa. E’ dunque per me motivo di grande soddisfazione constatare che tutte le organizzazioni agricole giovanili riunite nel Ceja concordino sulla necessità di valorizzare e promuovere il consumo delle nostre produzioni, affinché il comparto agricolo europeo sia sempre più autosufficiente ed in grado di mantenere alti standard produttivi che lo distinguono nel mondo in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale”- ha concluso Veronica Barbati, ricordando che l’Italia può annoverare numerosi primati a livello europeo in tal riguardo e che gli Sforzi sin qui compiuti meritano di essere valorizzati ed incoraggiati anche grazie ad un sistema di etichettatura chiaro teso alla verità e non a interessi particolari lontani dai bisogni degli stessi consumatori, nonché delle imprese agricole.
one delle norme.

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