Il 6 novembre a Sessa Aurunca la Giornata del ringraziamento
La 72ª giornata nazionale del ringraziamento si svolgerà a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta il 6 novembre prossimo con questo titolo “Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto” (Amos 9,14) con il sottotitolo custodia del creato, legalità e agromafie. Possiamo già dal tema capire che la commissione dei vescovi per la pastorale sociale del lavoro ci invita a riflettere sul grande ruolo dell’agricoltura tra la corruzione e la cura, dove si possono intravedere i valori della dignità, della creatività, della cooperazione e della fraternità. Il riferimento alle agromafie, termine che è stato coniato nel 2014, con la nascita dell’osservatorio in Coldiretti, fa intravedere la presenza di un’economia sommersa, dove si infiltrano relazioni corrotte, vi è riciclaggio di denaro illecito, e soprattutto ancora più dannoso l’inquinamento dei terreni agricoli. Siamo in un territorio quello campano dove non sono pochi i luoghi denominati le terre dei fuochi (che tanto hanno fatto parlare negli anni scorsi). Il messaggio invita ad avere quella cultura della legalità, a renderla sempre più forte contro i non pochi ostacoli, che si frappongono nella filiera del cibo. Il versetto del profeta Amos “coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto” sottolinea come la terra genera anche bellezza, oltre a produrre i frutti a suo tempo, per tutti coloro che ne assicurano la cura. Possiamo intravedere qui come le imprese agricole, quindi i coltivatori sono anche custodi di questo bene prezioso che è la terra. L’uomo così diventa custode del fratello e della casa comune. Prendersi cura del creato favorisce e accompagna la giustizia lo troviamo in modo particolare nella Laudato sì (139) dove viene sottolineato che la crisi che attualmente noi viviamo è una crisi sociale e ambientale insieme. Nella parte finale si insiste sull’impegno di tutti non solo dei produttori agricoli ma anche dei consumatori. La stessa chiesa continua a denunciare le forme di corruzione e di tutto ciò che distrugge l’ambiente e le persone, occorre una vigilanza da parte di ciascuno, in modo particolare delle autorità pubbliche per prevenire infiltrazioni criminali in questo tessuto del dell’agro alimentare. Lo stesso prezzo nel comprare i prodotti può alimentare la giustizia e la trasparenza perché comprare è sempre un atto morale (LS 206). don Nicola Macculi
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