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Premio Comune Amico a cinque giovani agricoltori della Coldiretti

Cinque giovani agricoltori Coldiretti Giovani Impresa sono stati premiati nella finale del concorso Piccolo Comune Amico, promosso dal Codacons per valorizzare i Comuni che ospitano le eccellenze del territorio italiano. La cerimonia si è svolta a Palazzo Rospigliosi, alla presenza, tra gli altri, del presidente della Coldiretti Ettore Prandini, del segretario generale Vincenzo Gesmundo, del delegato dei giovani Veronica Barbati e del segretario del movimento Stefano Leporati.

Il riconoscimento è stato assegnato con la motivazione di essere riusciti ad arricchire il valore agricolo dei comuni stessi e del territorio circostante. Vediamo dunque le storie dei cinque ragazzi.

Il ventiseienne Antonio Di Biase ha creato una linea di prodotti a base di carne di pecora “Uardiànu Sheep Farming” nel piccolo Comune montano di Pietraroja, 533 abitanti sulle pendici della parte orientale della catena del Matese, in provincia di Benevento e nel cuore del Sannio. Dalla storia di famiglia Antonio prende la passione per le razze ovine autoctone con l’obiettivo di migliorare la qualità delle carni. Da questa intuizione nasce una linea di prodotti, dagli insaccati ai sughi pronti, reinterpretando piatti tradizionali come il ragù di pecora e la genovese di Pietraroja. Alla qualità dei prodotti trasformati e confezionati si aggiunge un packaging accattivante, che valorizza il territorio con un simpatico slogan: “Beee Pietraroja”.

Marta Iacuzzi, laureata in enologia, ha preso in mano le varie fasi di lavorazione del vino dell’azienda Jacuss, fondata dal papà Sandro e dallo zio Andrea negli anni ’90 a Torreano, centro friulano di 2405 abitanti. La giovane segue le vinificazioni della cantina e nel 2020 ha vinto la medaglia d’argento al concorso mondiale del Sauvignon.

Anche Flavia Gelsomini ha ripreso e valorizzato l’azienda di famiglia nel comune di Marta (Lazio), 3440 abitanti, affacciato sul lago di Bolsena. La denominazione aziendale, ovvero, “Kantharos Etrusco”, antica coppa da vino etrusca, è un forte richiamo al territorio con un oliveto dal quale produce olio extravergine di oliva certificato Dop Tuscia e prodotti cosmetici naturali a base di olio. Proprio l’olio si è aggiudivcato per due volte il premio di UnionCamere Lazio al fruttato medio.

Dopo un passato da “cittadino” milanese Mauro Boffi si è trasferito nel piccolo borgo piemontese di Netro( 1000 abitanti), sui monti del biellese, per allevare bovini da latte e caprini. Con la sua attività preserva la biodiversità, mantiene viva un’area rurale di grande interesse paesaggistico e produce formaggi, yogurt e burro.

Il recupero paesaggistico di una valle abbandonata ai rovi ed al degrado è l’obiettivo di questo progetto che vede protagonista Margherita Eva Mozzato la sua famiglia nella creazione di tanti piccoli terrazzamenti adibiti alla coltivazione di innumerevoli specie di fiori nel comune veneto di Tarzo (4378 abitanti). Le colture scelte sono state selezionate in modo tale da adattarsi al microclima e terreno ed entrare tra loro in un rapporto simbiotico che ne favorisca la reciproca crescita, anche grazie al richiamo di insetti impollinatori selvatici.

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