il Punto Coldiretti

Più vendita diretta per rilanciare il biologico

Si è chiuso il 14 settembre il SANA, Salone internazione del naturale, che, come ogni anno, si tiene a Bologna e costituisce un appuntamento di riferimento importante per gli operatori della filiera dei prodotti da agricoltura biologica. Nell’ambito della fiera, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha diffuso i dati sull’andamento del settore nell’anno 2007.

Tali dati evidenziano una situazione non troppo diversa da quella del 2006, seppure si registri una flessione del numero degli operatori pari all’1,55%, un aumento ulteriore degli importatori, che da 196 nel 2006 passa a 211 nel 2007 e, per quanto riguarda il comparto zootecnico, un aumento, in totale, del numero di capi allevati.

La valutazione complessiva delle informazioni rese note, porta a concludere che il settore dell’agricoltura biologica in Italia, si assesta, da alcuni anni, su performance produttive che non riescono a superare una certa dimensione, caratterizzata, strutturalmente, da una sostanziale prevalenza di prati, pascoli, e cereali, i quali, nel loro insieme, rappresentano più del 70% della superficie destinata ad agricoltura biologica. Di contro, risulta una minore significatività delle produzioni ortofrutticole e zootecniche, che, invece, in termini economici, dovrebbero costituire l’asse portante dello sviluppo della filiera.
Da qui si comprende anche il conseguente aumento del numero di importatori che, a fronte di un andamento dei consumi, per quanto contenuto, comunque in crescita continuano ad approvvigionarsi all’estero.

E’ evidente, quindi, come, a livello di politiche di promozione e sviluppo del settore, molto resta ancora da fare. Pur non essendo possibile valutare, oggi, l’impatto dell’attuazione del programma nazionale di sviluppo dell’agricoltura biologica, in corso di attuazione, per il quale occorrerà aspettare l’eventuale ricaduta dei progetti avviati dagli operatori della filiera, è possibile affermare che, certamente, non ha giovato al settore la mancanza di un quadro legislativo di riferimento, idoneo a sostenere la realtà dell’agricoltura biologica italiana.
Infatti, l’ennesimo disegno di legge in materia è decaduto con la fine della passata legislatura ed una viva preoccupazione suscita, oggi, il regolamento 834/2007, che introduce, per i prodotti biologici, la medesima soglia di contaminazione da OGM adottata per gli alimenti convenzionali, pari allo 0,9%. In tale contesto è importante, pertanto, rafforzare il rapporto di fiducia con i consumatori privilegiando la vendita diretta. A tal fine, anche quest’anno, Coldiretti insieme a Legambiente ed Aiab, dà appuntamento per il prossimo 5 ottobre, a tutti i cittadini nelle piazze italiane con la Biodomenica.

Il biologico italiano nel 2007

Operatori del settore

50.276 di cui:

·         43.159 produttori;

·         4.782 preparatori;

·         2.065 che effettuano sia attività di produzione che di trasformazione;

·         46 importatori esclusivi, 165 importatori che effettuano anche attività di produzione o trasformazione;

·         59 operatori che effettuano altre attività, specialmente commerciali

Superficie interessata, in conversione o interamente convertita ad agricoltura biologica

1.150.253 ha (+0,18% rispetto al 2006)

Regioni con il più alto numero di ettari coltivati a biologico

 

·         Sicilia 175.295 ha

·         Basilicata 115.144 ha

·         Emilia Romagna 103.784 ha

Attività di controllo esercitata dagli Organi di Controllo

·         62.067 visite ispettive;

·        prelievo ed analisi di5.442 campioni

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