Al via le domande per Quota 103, Opzione donna e Ape Sociale 2025
Da pochi giorni è possibile presentare le domande per la pensione anticipata flessibile 2025, ossia la quota 103. I requisiti non sono cambiati rispetto alle precedenti edizioni e gli aspiranti pensionandi dovranno avere almeno un’anzianità contributiva pari a 41 anni di contributi e almeno 62 anni di età. Si ricorda che per chi aderisce a questo strumento il calcolo della prestazione sarà sempre effettuato, come lo scorso anno, con il calcolo contributivo anche per i soggetti che hanno contribuzione al 31 dicembre 1995. Inoltre, altro fattore importantissimo da considerare sempre in tema di importo, è che la somma massima erogabile fino al compimento dell’età pensionabile (67 anni) è pari a 2.413,6€, ovvero 4 volte l’importo del trattamento minimo INPS di 603,4€. Per quota 103, inoltre la decorrenza della prestazione non è immediata, infatti, la prima erogazione della prestazione è possibile per i lavoratori del settore privato trascorsa la finestra di sette mesi dalla maturazione dei requisiti, finestra che sale a 9 mesi per i dipendenti pubblici, fanno eccezione i lavoratori della scuola per cui la decorrenza rimane fissata al 1° settembre 2025 (o 1° novembre per universitari). Il comparto scuola potrà presentare le domande per la cessazione dal servizio sul portale Polis entro e non oltre il 28 febbraio 2025. Inoltre, in questi giorni sono stati aperti anche gli applicativi per poter presentare anche le domande per la nuova opzione donna 2025, riservata a tutte le lavoratrici che hanno maturato i requisiti pensionistici entro il 31/12/2024. Quest’anno le lavoratrici potranno accedere a pensione secondo questa formula solo se in possesso di un requisito anagrafico pari a 61 anni e un requisito contributivo di 35 anni, a condizione che entrambi siano stati maturati entro il 31 dicembre 2024. Si precisa che sono salvi gli sconti per le lavoratrici madri, che riducono il requisito anagrafico di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni. Inoltre, oltre ai requisiti di età e contribuzione le aderenti a opzione donna potranno accedere a pensione solo al ricorrere di una delle seguenti condizioni: assistere un familiare disabile grave, oppure se titolari della riduzione della capacità lavorativa con invalidità civile pari o superiore al 74% oppure essere disoccupate a seguito dell’apertura di un tavolo di crisi. Confermate, inoltre, le finestre mobili di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per le autonome. Al via anche le domande di ape sociale, misura prorogata anche per quest’anno senza novità sostanziali. I requisiti minimi per accedervi, infatti, non cambiano e sono gli stessi dello scorso anno: requisito anagrafico minimo di 63 anni e 5 mesi di età e requisito contributivo pari a 30 anni di contribuzione, che sale a 36 anni per gli addetti alle lavorazioni gravose. Tutti i requisiti devono essere maturati entro e non oltre il 31 dicembre 2025. Confermata anche l’incumulabilità totale di Ape Sociale con i redditi di lavoro dipendente o autonomo fino ai 67 anni, con la solita eccezione del lavoro occasionale entro un massimo di 5.000€ annui. A differenza di Quota 103 e Opzione Donna, la prestazione è calcolato con il sistema misto e l’importo massimo erogabile è pari a 1.500 euro lorde mensili per 12 mensilità fino al compimento dell’età pensionabile, a oggi 67 anni. Dai 67 anni, il richiedente percepirà la pensione di vecchiaia senza limitazioni di importo e per 13 mensilità. |
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