I numeri delle pensioni italiane e l’equilibrio tra previdenza e assistenza
L’INPS rende noto che al 1° gennaio 2025 il totale delle pensioni vigenti e pagate da INPS sono ben 17.986.149. Nel solo 2024 sono state liquidate quasi 1,5 milioni di pensioni, delle quali il 50,7% di natura previdenziale. Gli importi annualizzati, stanziati per le nuove prestazioni liquidate del 2024 ammontano a 15,1 miliardi di euro, che rappresentano circa il 6,0% dell’importo complessivo annuo in pagamento a inizio 2025. Esaminando tutti i dati forniti nell’Osservatorio statistico sui flussi di pensionamento possiamo desumere l’equilibrio tra spesa previdenziale e assistenziale. Di queste prestazioni, il 76,1% (ovvero 13.687.335) sono assegni di natura previdenziale, mentre le prestazioni di natura assistenziale sono il 23,9% ossia 4.298.814. In relazione alla spesa complessiva, inoltre, il rapporto INPS rileva che è pari a 253,9 miliardi di euro di cui 226,6 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 27,3 miliardi da quelle assistenziali. Si rileva che la maggior parte delle pensioni, ovvero il 46,4%, è in carico alle gestioni dei dipendenti privati delle quali quella di maggior rilievo è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti che gestisce il 43,8% del complesso delle pensioni erogate e il 57,2% degli importi in pagamento. In relazione ai lavoratori autonomi, invece, le pensioni erogate sono il 28,1% delle pensioni per un importo in pagamento del 24,6%. Le pensioni dei coltivatori diretti sono in totale 1.149.112, ovverosia il 6% del totale, per un importo complessivo annuo di 11,9 miliardi di euro per il 4,7% sul totale delle somme pagate. Le gestioni assistenziali erogano il 23,9% delle prestazioni con un importo in pagamento pari al 10,8% del totale, erogando 884.807 assegni sociali (6,3 miliardi di euro) e 3.414.007 prestazioni agli invalidi civili (21 miliardi di euro). Vediamo di chiarire quali sono le misure considerate in questo documento. I dati riportati nell’Osservatorio Statistico si riferiscono alle Pensioni erogate dall’INPS vigenti all’1.1.2025 liquidate nel 2024 e sono escluse le pensioni della Gestione Dipendenti Pubblici. In generale, le prestazioni di tipo previdenziale sono le pensioni, ovvero quelle prestazioni che sono state conseguite mediante il versamento di contributi durante l’attività lavorativa e subordinati al raggiungimento di determinati requisiti. I requisiti da raggiungere possono essere contributivi (pensione anticipata) o anagrafici (almeno 67 anni) combinati a requisiti contributivi minimi (20 anni, come per la pensione di vecchiaia). Il totale delle pensioni anticipate vigenti al 1.1.2025 sono quasi 3,8 milioni per una spesa di poco più 134 miliardi di euro, mentre le pensioni di vecchiaia erano in totale poco più di 1,7 milioni per un impegno complessivo di quasi 49,5 miliardi di euro. Sempre tra le prestazioni previdenziali troviamo le pensioni per la perdita della capacità lavorativa (pensione di inabilità, in totale 51.431) o alla sua riduzione (assegno di invalidità, arrivate a 329.763) o alla morte (pensione ai superstiti o di reversibilità, pari a 443.634 prestazioni). Di diversa natura le prestazioni assistenziali, che prescindono dal versamento di contribuzione per attività lavorativa e che sono stanziate sostegno di situazioni di invalidità o di disagio economico, come le prestazioni agli invalidi civili e gli assegni sociali. Dall’analisi della distribuzione territoriale, l’area geografica che registra la percentuale più alta di prestazioni pensionistiche all’1.1.2025 è l’Italia settentrionale con il 47,8%, segue il centro con il 19,3% delle pensioni e poi l’Italia meridionale e isole con il 30,9%; il restante 2,0% (368.626 pensioni) viene erogato a soggetti residenti all’estero. |
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