il Punto Coldiretti

In aumento le malattie professionali

Malattie professionali in costante aumento, questo è quanto emerge dalla lettura degli ultimi dati diffusi dall’Inail lo scorso 28 giugno e registrati dal 1° gennaio al 31 maggio su scala nazionale.

La prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali è la questione posta all’ordine del giorno in tutti i settori. Il settore di tutela Inail è da anni di appannaggio di Epaca, con risultati che premiano la costanza nell’impegno e il lavoro svolto in questi ultimi anni con metodo, professionalità, passione e dedizione. Per questo, prosegue l’azione sociale di Epaca attraverso la campagna di studio e sensibilizzazione sul tema degli Osservatori regionali Ignazio Pili, che grazie ad una sinergia indispensabile con i medici ed esperti del settore, proseguono il loro impegno sul territorio nella promozione di un adeguato e organico piano di interventi a tutela della salute dei lavoratori.

L’obiettivo non è solo quello di allargare l’area delle malattie professionali indennizzabili, ma anche quello di formare e di educare ad una maggiore prevenzione al fine di rendere più sicuro il lavoro. Medesima strada seguita da Coldiretti, che sta agevolando le imprese agricole in investire in progresso tecnologico per garantire una maggiore sicurezza sul lavoro.

Nei primi cinque mesi del 2023, le denunce di malattia contratte a causa del lavoro sono state 31.346, 5.753 in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+22,5%). L’incremento è del 31,0% rispetto al 2021, dell’87,9% sul 2020 e del 14,5% rispetto al 2019.
Tutte le aree del Paese, sostiene l’Inail sono state interessate dall’aumento, a partire dal Sud (+27,6%), seguito da Centro (+24,1%), Nord-Est e Nord-Ovest (+22,1% per entrambe) e Isole (+4,9%).

Se esaminiamo i dati per Regione, la statistica pone il Centro Italia al vertice della graduatoria nazionale. Su 31.346 denunce di malattie professionali, infatti, 11.846 provengono dal centro, seguono il Sud e le Isole con 10.653 e infine il Nord con 8.847. La regione che conta il maggior numero di malattie sul lavoro è la Toscana (4.724), quella che invece ha fatto registrare il minor numero è la Valle d’Aosta

I dati rilevati al 31 maggio di ciascun anno mostrano un aumento del 22,3% nella gestione Industria e servizi (da 21.029 a 25.711 casi), del 23,0% in Agricoltura (da 4.343 a 5.343) e del 32,1% nel Conto Stato (da 221 a 292).
In ottica di genere si rilevano 3.966 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 18.984 a 22.950 (+20,9%), e 1.787 in più per le lavoratrici, da 6.609 a 8.396 (+27,0%). L’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 23.657 a 28.803 (+21,8%), sia quelle dei comunitari, da 665 a 764 (+14,9%), e degli extracomunitari, da 1.270 a 1.779 (+40,1%).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi cinque mesi del 2023, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.

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