L’Inps presenta il XXI Rapporto annuale
Dialogo con le parti sociali su pensioni e ammortizzatori sociali erogati, le dinamiche di impresa, le misure stanziate a sostegno delle attività e i relativi riflessi in termini occupazionali e reddituali, i temi analizzati nel consueto Rapporto annuale dell’Inps. Il Rapporto pone particolare attenzione ai divari di genere. Sebbene le donne rappresentino il 52% sul totale dei pensionati, percepiscono solo il 44% dei redditi pensionistici, ovvero 137 miliardi di euro contro i 175 miliardi dei maschi. L’importo medio mensile dei redditi percepiti dagli uomini è superiore a quello delle donne del 37%. Queste differenze si ricollegano, spiega il Rapporto, alla circostanza che i maschi prevalgono nettamente nelle pensioni anticipate, ovvero quelle di importo in media più elevato. Infatti, nel 2021, il 50% dei maschi ne riceve una, rispetto al 19% delle femmine. Dei pensionati italiani, il 97% circa percepisce almeno una prestazione dall’Istituto e ha un reddito lordo mensile medio di circa 1.640 euro. Il restante 3% non beneficia di nessuna prestazione da parte dell’Inps, ma percepisce rendite Inail o pensioni di guerra o ancora pensioni da Casse professionali, Fondi pensione e Enti minori. Anche le prestazioni agli invalidi civili sono cresciute del 21%, a fronte di una riduzione equivalente nel 2020 dovuta alla pandemia e al blocco delle visite mediche. Le prestazioni agli invalidi civili continuano ad essere la categoria numericamente prevalente, al 36% del totale delle nuove prestazioni, seguite dalle pensioni anticipate, il 22%, e ancora dalle pensioni ai superstiti con quasi il 19%. Il rapporto mette in luce che il 40% dei pensionati ha percepito un reddito pensionistico lordo inferiore ai 12.000 euro. Da un’analisi del reddito pensionistico (fino a 10.000 euro nel 2021) emerge che solo il 15% dei pensionati in questa fascia riceve un assegno sociale e il 26% una pensione ai superstiti. Quasi il 60% percepisce una pensione di vecchiaia o anticipata dal Fondo Pensione dei Lavoratori dipendenti, il che riflette l’ampiamente discusso fenomeno della cosiddetta povertà lavorativa. Fiorito Leo |
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