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Nuovi importi di pensione in pagamento da marzo: ecco gli aumenti

Secondo le stime dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, contenute nel documento “la revisione dell’Irpef nella manovra di Bilancio”, i pensionati beneficeranno in media di una riduzione di imposta di circa 178 euro.

Molti pensionati questo mese hanno trovato nel cedolino importanti novità. Questo non solo perché le pensioni sono state rivalutate al tasso di inflazione dell’1,7%, ma anche perché per molti sono cambiate le aliquote e le detrazioni per effetto della riforma fiscale voluta dal governo.

Le aliquote Irpef sono state ridotte da cinque a quattro, mantenendo inalterati i livelli di quella minima, 23%, e massima, 43%, mentre è stata ridotta di due punti l’aliquota relativa al secondo scaglione (da 27 a 25%) e di tre punti l’aliquota del terzo scaglione (da 38 al 35%), il cui limite superiore scende da 55.000 a 50.000 euro.

In un comunicato stampa del 28 febbraio scorso, l’Inps ha precisato che il nuovo calcolo fiscale Inps si applica alle pensioni retroattivamente dal 1° gennaio 2022. Pertanto, con la mensilità del mese di marzo 2022, sulle pensioni è stato disposto: l’adeguamento del calcolo mensile alla nuova tassazione, sia rispetto alle nuove aliquote/scaglioni che alle nuove detrazioni per reddito; il conguaglio relativo alla differenza dell’IRPEF netta mensile già trattenuta nei primi due mesi dell’anno.

Le detrazioni sono state modificate sia nel profilo che nell’importo. Anche a seguito dell’introduzione dell’Assegno unico per i figli, da marzo sono state revocate le detrazioni per figli a carico di età inferiore ai 21 anni, le relative maggiorazioni previgenti (ad esempio per i figli minori di tre anni, per i figli disabili, per le famiglie con più di tre figli a carico) e l’ulteriore detrazione per le famiglie numerose. L’Inps continuerà a riconoscere le detrazioni per i figli di età pari o superiore a 21 anni o per i figli disabili di età pari o superiore a 21 anni (senza la previgente maggiorazione che è stata soppressa). Per ottenere le detrazioni fiscali per i figli a carico che compiranno 21 anni a decorrere dal mese di aprile 2022, l’Inps precisa, che si dovrà presentare una nuova domanda di detrazione.

Inflazione. Dal mese di marzo l’Inps ha poi provveduto a corrispondere gli arretrati derivanti dall’applicazione del tasso di inflazione dell’1,7%, in quanto nei mesi di gennaio e febbraio 2022 Inps ha rivalutato le pensioni al tasso provvisorio dell’1,6%.

Il tasso di inflazione effettivo del 2021, da applicarsi definitivamente per il 2022, sarà pari all’1,90% ma il conguaglio Inps (0,20%) sarà attribuito nel 2023.

Sono stati adeguati, per il 2022, anche i limiti di reddito per la riduzione delle pensioni ai superstiti e per gli assegni di invalidità, nonché il massimale della retribuzione pensionabile applicabile ai soggetti contributivi puri.

Fiorito Leo

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