il Punto Coldiretti

Partite Iva, al via le domande della Iscro per gli iscritti alla gestione separata

Avviata per la prima volta nel 2021, l’Iscro è l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa rivolta ai circa 260 mila lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata, che arriva al terzo e ultimo anno di sperimentazione. Anche per quest’anno, a maggio sono state aperte le domande per presentarla, i cui termini scadranno il prossimo 31 ottobre 2023.

Il XXI Rapporto Annuale Inps restituisce i primi dati consolidati anche per questa misura riferiti al 2021, primo anno di applicazione. Nel Rapporto si legge che gli interventi a sostegno del reddito per i disoccupati sono stati convogliati a favore dei 2,4 milioni di beneficiari di Naspi, 544 mila beneficiari delle disoccupazioni agricole, 21 mila beneficiari di Dis-coll e 3.600 beneficiari Iscro.

L’intervento a sostegno del reddito più significativo si conferma, ancora una volta, la Naspi con una spesa complessiva pari a 12,9 miliardi di euro. Per la sola Iscro, invece, la spesa ammonta a 9,4 milioni di euro, mentre i contributi accertati ammontano per il 2021 a 8 milioni di euro, con uno sbilancio del saldo entrate-uscite di ben 1,4 milioni. Se consideriamo il numero totale di iscritti alla Gestione Separata, scopriamo che ne hanno beneficiato l’1,5% degli iscritti.

Le domande accolte sono 3.654, con un importo medio complessivo pro capite erogato in sei rate di circa 4.070 euro. Al 30 aprile 2022 risultavano in corso di lavorazione e verifica altre 737 domande. Il massimo erogabile per l’annualità di riferimento era 4.800 euro, per cui i percettori hanno ricevuto, in media, l’85% del valore massimo.

L’Iscro è un importante sostegno in caso di riduzione del reddito degli iscritti alla Gestione Separata Inps, istituito a opera della Legge di Bilancio 2021. Questa misura è quasi giunta al termine del triennio sperimentale 2021 – 2023 ed è riservata a coloro i quali esercitino abitualmente attività di lavoro autonomo e siano iscritti alla Gestione Separata Inps (e non ad altre forme di previdenza obbligatoria).

Brevemente, i requisiti per percepirla sono: titolarità di partita Iva attiva da almeno quattro anni (rispetto alla presentazione della domanda) ed essere in regola con la contribuzione, aver dichiarato l’anno precedente un reddito inferiore a 8.145 euro, aver subito perdite reddituali del 50% rispetto alla media dei tre anni anteriori all’anno precedente alla domanda. Tali redditi sono autocertificati dal richiedente in sede di domanda.

Coloro i quali chiedano il sussidio non possono essere titolari di Reddito di Cittadinanza ed essere pensionati.

L’importo del beneficio è del 25% dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate e non può superare gli 881,23 euro nel 2023. L’importo minimo mensile, invece, attualmente è fissato a 275,38 euro. Nel 2022, l’importo minimo mensile era fissato a 254,75 (nel 2021 era 250 euro) e l’importo massimo a 815,20 euro (nel 2021 era 800 euro).

Si ricorda che, come precisa l’Inps, è possibile beneficiare dell’aiuto una sola volta nel triennio 2021-2023, che la durata della prestazione è semestrale e che la decorrenza dell’assegno è fissata a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda. Ovviamente, chi ha presentato domanda gli anni scorsi, respinta o revocata, ha la facoltà di inoltrarla quest’anno. I beneficiari della prestazione parteciperanno a percorsi di aggiornamento professionale.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi