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Pensioni: in arrivo la quattordicesima, atteso l’aumento delle minime

A pochi giorni dal tanto atteso e auspicato aumento delle pensioni minime previsto dall’ultima legge di bilancio già a partire dal 1° gennaio e più volte rinviato, arriva invece puntuale, anche per il 2023 la quattordicesima a milioni di pensionati italiani.

Introdotta dalla Legge nel 2007 con l’espressa finalità di aiutare le pensioni basse, sotto forma di somma aggiuntiva della rata in pagamento a luglio, è calcolata sulla base degli anni di contribuzione versati e dei redditi. L’importo varia da un minimo di 336 euro a un massimo di 655 euro.

Una boccata d’aria, quindi, per i pensionati italiani che, a causa del perdurare dell’emergenza inflazione, vedono abbassarsi sempre più il loro potere d’acquisto.

Situazione confermata anche da Eurostat che ha da poco diffuso il dato finale sull’andamento dei prezzi al consumo, in area euro, pari al 6,1% a maggio 2023. Aumentano i prezzi e quindi il costo della vita, a discapito soprattutto delle categorie a basso reddito.

Nei giorni scorsi, l’Inps ha fatto sapere che a luglio erogherà d’ufficio la quattordicesima ai pensionati che abbiano perfezionato i requisiti reddituali e anagrafici entro il 30 giugno 2023 per la gestione pubblica, entro il 31 luglio 2023 per la gestione privata ed ex-Enpals. Il posticipo del pagamento a dicembre 2023 è previsto solo per coloro che andranno in pensione nel corso del 2023, per coloro che compiranno i 64 anni dal 1° agosto 2023 e per i pensionati della gestione pubblica che li compiranno dal 1/7/2023 al 31/12/2023.

Attenzione l’Istituto avverte che in alcuni casi potrebbe essere necessario presentare apposita domanda, anche tramite i patronati.

Si sottolinea che ora la quattordicesima spetta anche ai giornalisti in pensione, a seguito del trasferimento del relativo fondo all’Inps dal 1° luglio 2022, a partire da quella data il beneficio spetta anche ai titolari di pensioni ex Inpgi, se in possesso dei requisiti previsti.

Vediamo, dunque, cosa è importante verificare e come si ottiene nel 2023. Nulla cambia per il requisito anagrafico minimo, che rimane fermo a 64 anni di età. Il limite di reddito per l’anno 2023, oltre il quale il beneficio non spetta, varia a seconda del reddito annuo del richiedente ed in relazione agli anni di contribuzione. I redditi da considerare in caso di prima concessione sono quelli riferiti all’anno in corso, cioè il 2023, mentre nel caso in cui il pensionato abbia già conseguito la misura, si guarderà anche ai redditi conseguiti nel 2022. La prestazione viene concessa provvisoriamente, in quanto si attende il consolidamento dei redditi dell’anno 2022 e 2023. L’Inps non appena possibile procederà a verifica e se non spettante ne chiederà la restituzione.

La somma aggiuntiva sarà riportata nel cedolino mensile di pensione, ma in ogni caso gli utenti riceveranno tutte le informazioni relative al pagamento della quattordicesima attraverso diversi canali telematici: e-mail, sms, oppure, tramite l’applicazione dei servizi pubblici (App IO).

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