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Rapporto Inail 2022: +9% per le malattie professionali

Inail diffonde i dati per l’attività 2022 a pochi giorni dal via libera del Ministero dell’Economia alla destinazione di ben 5 milioni di euro per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, per la previsione di uno stanziamento aggiuntivo a integrazione delle risorse già a disposizione del Fondo.

Dal nuovo report diffuso dall’Istituto pochi giorni fa, emerge che nel 2022 le malattie professionali denunciate rispetto al 2021 all’Inail, nel 2022, sono state 60.659, rispetto alle 55.201 del 2021, segnando +9,9%.

La causa professionale è stata riconosciuta in 21.875 casi, mentre il 9% delle denunce (5.491) sono ancora “in istruttoria”.

In merito al grado di menomazione attribuito, si rileva che su un totale di 16.454 casi, 243 si sono conclusi senza menomazioni, 2.961 con un grado compreso tra 1 e 5%, 9.462 con un grado tra 6 e 15%, 2.734 tra il 16 e 25%, 535 tra 26 e 50%, 237 tra 51 e 85%, 21 tra 86 e 100, mentre l’esito mortale si è rilevato per 261 casi.

Le denunce sono inerenti alle malattie professionali e non ai lavoratori ammalati, che sono quasi 42 mila, di cui 16.454 con causa professionale riconosciuta. Più colpiti gli uomini, con il 73,81% sul totale delle denunce presentate.

Le malattie del sistema osteomuscolare si confermano, anche nel 2022, le più frequenti tra i lavoratori nel complesso per il 71,85% del totale. Seguono le malattie del sistema nervoso (14,84%), quelle dell’orecchio e dell’apofisi mastoide (6,78%) e del sistema respiratorio (2,47%)

Non solo per gli infortuni, ma anche per le malattie professionali è previsto il pagamento dei giorni di inabilità temporanea assoluta, nell’ottica di erogare delle prestazioni economiche per i tecnopatici e di garantire un equo ristoro per i danni all’integrità psicofisica del lavoratore a seguito di incidenti sul lavoro e malattie professionali.

Nel 2022 sono stati pagati in totale 44.086 giorni di inabilità temporanea assoluta, di cui il maggior numero si rileva nei casi di malattie professionali con un grado di menomazione riconosciuto tra 1 e 5% (8.570 giorni) e per i casi con un grado compreso tra 6 e 15% (24.640 giorni). Seguono poi gli eventi con percentuale tra 16 e 25% (5.641), tra 26 e 50% (1.117), tra 51 e 85% (165) e tra l’86% e il 100% (3 giorni).

Le malattie di origine professionale riconosciute dalla Legge sono elencate in una tabella e sono associate a una o più attività lavorative. Se la malattia denunciata rientra in questo elenco il lavoratore, per vedersi riconoscere il relativo indennizzo, deve solo dimostrare di aver svolto in modo non occasionale una delle attività che in base alla tabella espongono al rischio di quella malattia.

Inail annuncia, inoltre, la necessità di aggiornare le tabelle per l’indennizzo del danno biologico, che consentirebbe di adeguare le prestazioni in rendita e in capitale che oggi non sono più in linea con il costo della vita. Non solo evidenzia la necessità, soprattutto in relazione agli infortuni sul lavoro, di ridurre la franchigia, che attualmente interessa tutti gli eventi con un grado di inabilità compreso tra l’1% e il 5%.

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