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Supporto per la formazione e il lavoro al via, domande all’Inps

Dal primo settembre è possibile presentare la domanda per ottenere il “Supporto per la Formazione e il Lavoro” (Sfl) una delle misure pensate per sostituire il Reddito di Cittadinanza e che coinvolge i cosiddetti occupabili, vale a dire i soggetti di età compresa tra i 18 e i 59 anni di età facenti parte di famiglie senza minori, disabili o ultrasessantenni o con difficoltà di inserimento sociale.

Come dichiarato dal Ministro del Lavoro alla conferenza di presentazione della nuova misura, da settembre sarà inaugurato il Siisl, il Sistema informativo inclusione sociale e lavorativa, ovvero l’innovativo canale informatico per l’accesso alle misure post reddito di cittadinanza previste dal Decreto Lavoro, che punta a rendere effettivo incrocio tra domanda e offerta di formazione e lavoro.

Il nuovo strumento è finalizzato a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, mediante la partecipazione a progetti formativi e di riqualificazione professionale.

Dalle ultime stime diffuse dall’Inps sono circa 33 mila i nuclei familiari che nel solo mese di agosto hanno ricevuto l’avviso tramite sms o e-mail del raggiungimento della settima e ultima mensilità del Reddito di Cittadinanza. Vediamo, quindi, di seguito come accedere al beneficio che permetterà ai destinatari di affacciarsi al mercato del lavoro, dopo un percorso formativo personalizzato.

Potranno presentare la domanda al Sfl, i singoli componenti dei nuclei familiari, di età compresa tra i 18 e i 59 anni, con un valore dell’Isee familiare in corso di validità non superiore a 6.000 euro annui, al cui interno non siano presenti minori, ultrasessantenni, persone con disabilità, oppure, in condizioni di svantaggio presi in carico dai servizi socio-sanitari.

Il percorso di formazione durerà al massimo un anno, periodo in cui si potrà beneficiare di un contributo economico pari a 350 euro mensili, condizionato all’effettiva partecipazione ai corsi. Gli aderenti, nello specifico, potranno partecipare a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive al lavoro e la partecipazione ai progetti utili alla collettività o al servizio civile universale.

Per accedere al Sfl, occorrerà prima di tutto inoltrare telematicamente l’istanza, anche tramite l’aiuto dell’Epaca. Si dovrà, quindi, accedere alla nuova piattaforma creata da Inps, la Siisl, Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa, per la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (Pad), per confermare l’immediata disponibilità allo svolgimento di un’attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di attività lavorativa, contattare almeno tre agenzie per il lavoro, sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato, avviare un’iniziativa di attivazione al lavoro.

Al contrario le famiglie al cui interno siano presenti minori, disabili, over 60 o svantaggiati in carico ai servizi sociali continueranno a percepire il Reddito di Cittadinanza fino a fine anno, mentre dal 1° gennaio 2024 potranno beneficiare dell’assegno di inclusione a determinate condizioni.

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