il Punto Coldiretti

Rinnovabili, la Corte boccia le norme della Regione Veneto ma apre alle speculazioni

Nella corsa alle rinnovabili l’alta richiesta ormai fuori controllo di installazione d’impianti, in particolare di quelli fotovoltaici, ha comportato l’esigenza per alcune Regioni di porre dei limiti a tali speculazioni che avvengono spesso in dispregio dell’ambiente.

A riguardo, con spirito critico si prende atto della recente sentenza della Corte costituzionale che, per un contrasto con le norme internazionali che incentivano lo sviluppo di tali fonti di energia, ha dichiarato l’illegittimità delle norme della Regione Veneto che hanno vietato l’istallazione di grandi impianti fotovoltaici in aree agricole e grandi impianti a biomasse, a biogas e bioliquidi.

Ebbene, tale dichiarazione di illegittimità mette in evidenza l’assenza di un preventivo e necessario processo di pianificazione territoriale che individui, in base a criteri oggettivi, da un lato le zone idonee all’installazione e dall’altro quelle che devono ritenersi escluse per tutelare l’ambiente, il paesaggio, le tradizioni agroalimentari locali, la biodiversità, il paesaggio rurale e il patrimonio storico e artistico, così come stabilito dalle Linee guida nazionali per l’autorizzazione degli impianti regolate con il decreto ministeriale del 10 settembre 2010.

Sicché, per tutelare il territorio e arginare le gravi speculazioni che stanno avvenendo nel settore delle rinnovabili, la Regione Veneto ha ritenuto necessario adottare delle norme che limitassero la realizzazione dei grandi impianti in attesa di definire delle linee d’indirizzo per l’autorizzazione.

Pertanto, si ritiene che la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittime tali norme regionali non ha tenuto conto della grave assenza di un processo di pianificazione a tutela del territorio che ha costretto la Regione Veneto, come in precedenza altri enti regionali, a limitare l’istallazione di impianti alla luce di obiettivi di protezione non compatibili con l’insediamento, in determinate aree, di specifiche tipologie e dimensioni d’impianti.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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