Riso, via libera all’utilizzo del Pretilachlor per la lotta alle infestanti
Prosegue l’attività delle Amministrazioni competenti nella difesa fitosanitaria delle colture. E’ stato autorizzato, con il decreto ministeriale del 25 marzo 2014, accogliendo l’istanza di Coldiretti, l’uso d’emergenza del pretilachlor erbicida per la lotta alle malerbe del riso. La sostanza attiva è importante per la lotta ad alcune infestanti annuali quali: Alisme, Zigolo delle risaie, Giavoni, Giunchina, Eterantera Limosa, Eterantera Reniforme, Quadrettone, esercitando un’azione efficace di prevenzione contro le alghe azzurre. I due prodotti fitosanitari autorizzati a base della sostanza attiva potranno essere impiegati per 120 giorni a partire dal 1° aprile 2014, in fase di pre-semina e post-emergenza. I formulati commerciali autorizzati sono il Rifit Ec di Syngenta e Barney di Cerexagri Italia s.r.l. Entrambi i fitofarmaci, come da indicazione in etichetta, si usano in fase di pre-semina e post-emergenza. Il Barney applicato in pre-semina contiene efficacemente il riso crodo. Il decreto, tuttavia, stabilisce, che tali prodotti non possono essere impiegati nelle aree della rete Natura 2000 analogamente a quanto stabilito, sempre per la coltura del riso, per la sostanza attiva Propanile. Il riso è attualmente una coltura che presenta una complessa problematica per quanto concerne la lotta fitosanitaria e, quindi, correttamente, le Amministrazioni competenti hanno deciso di accogliere la richiesta avanzata da Coldiretti di autorizzare in emergenza più di un principio attivo, intervenendo a risolvere differenti problematiche di difesa, considerata l’importanza di tutelare una delle più importanti produzioni agricole italiane che si distingue nel mondo per gli elevati standard qualitativi e per la tipicità delle sue varietà. Oltretutto, le risaie sono ecosistemi importanti per la sopravvivenza di diverse specie, di qui, la particolare attenzione riservata dal Ministero dell’ambiente a garantire la presenza di tale coltura nei tradizionali areali di produzione in considerazione dei benefici ambientali derivanti dagli habitat che le contraddistinguono. |