il Punto Coldiretti

Si prepara la nuova direttiva sui prodotti fitosanitari

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare presenterà ufficialmente il prossimo 22 ottobre 2009 lo schema del documento “Verso il Piano nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”.

L’incontro sarà la prima occasione di confronto con le Organizzazioni Professionali Agricole e le altre associazioni, che, finora, non state ancora consultate direttamente dal Ministero dell’Ambiente, se non attraverso il Ministero delle Politiche agricole.

Come previsto dall’Articolo 4 della Direttiva, il piano d’azione nazionale (PAN) deve definire gli obiettivi, le misure e i tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti derivanti dall’utilizzo dei prodotti fitosanitari, nonché incoraggiare e promuovere lo sviluppo e l’introduzione della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi al fine di ridurre la dipendenza dall’utilizzo di prodotti fitosanitari.

Nella fase di predisposizione il PAN tiene conto dell’impatto socio-economico, ambientale e sanitario delle misure previste e richiede che vengano illustrati gli strumenti con cui si intendono attuare le misure previste dalla nuova Direttiva sui fitosanitari.

In particolare, entro il 1° gennaio 2014, gli Stati membri dovranno aver stabilito le condizioni necessarie per assicurare l’applicazione obbligatoria, da parte degli utilizzatori di prodotti fitosanitari, dei principi di difesa integrata, secondo quanto indicato dalla Direttiva stessa.

Il Piano d’azione nazionale deve essere approvato entro tre anni dall’entrata in vigore della direttiva e trasmesso alla Commissione e agli altri Stati membri.
Ogni cinque anni il piano d’azione nazionale deve essere riesaminato e gli eventuali aggiornamenti sostanziali devono essere comunicati alla Commissione.

La definizione del Piano d’azione Nazionale si realizza attraverso varie fasi:

• la predisposizione di uno schema di piano d’azione, predisposto dal “Tavolo Tecnico” promosso e coordinato dal “Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare”, di cui fanno parte rappresentanti del “Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e Forestali”, “Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali”, “Ministero dello sviluppo economico”, dell’ISPRA, dell’ENEA, dell’Istituto Superiore di Sanità, delle Regioni e del Gruppo Difesa Integrata del Comitato nazionale Produzione Integrata, che sarà, appunto, presentato il 22 ottobre;

• l’ avvio di una prima consultazione sullo schema di piano nazionale delle categorie interessate: rappresentanti dei produttori agricoli, industrie di prodotti fitosanitari, associazioni ambientaliste, associazioni dei consumatori, mondo scientifico, eccetera.

Per l’attuazione della direttiva sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, il Governo, sulla base dei criteri di delega stabiliti dal Parlamento nell’ambito della cosiddetta legge comunitaria, dovrà procedere:

• all’adozione di un decreto legislativo, sentita la Conferenza Stato regioni, per il recepimento della direttiva;

• alla designazione dell’autorità competente a livello nazionale;

• alla definizione del PAN, previa consultazione del pubblico e degli “stakeholders”.

Lo schema di Piano nazionale attualmente elaborato dal Ministero dell’Ambiente dà grande risalto alle azioni di formazione ed informazione degli imprenditori agricoli, che risultano essere uno strumento molto importante per garantire un corretto impiego dei prodotti fitosanitari.

La formazione e l’informazione sono strumenti importanti per escludere definitivamente, in alcuni casi, il ricorso a pratiche agronomiche scorrette dovute, ad esempio, ad un impiego non rispettoso delle indicazioni riportate in etichetta o di prodotti non più autorizzati e, perciò, illegalmente impiegati.

Sebbene si tratti di fenomeni circoscritti, tali comportamenti rischiano di pregiudicare l’immagine di un’agricoltura che, invece, negli ultimi anni ha compiuto un grande sforzo per avvicinarsi ad un modello di sostenibilità che giustifica il sostegno finanziario ad essa riconosciuto dall’Ue. Pertanto, è importante, tramite adeguati servizi di assistenza tecnica alle imprese, evitare il ricorso a pratiche agronomiche incompatibili con quanto previsto dalla legislazione vigente.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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