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Sistri, presentati cento emendamenti di modifica

Sono circa cento gli emendamenti sul Sistri presentati al Senato per la modifica all’articolo 11 del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, nell’ambito dei lavori per la conversione in legge del decreto (AS 1015). L’attuale formulazione della norma prevede, tra gli obbligati ad aderire al sistema, i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi, inclusi i nuovi produttori.

Dal 1° ottobre 2013 è scattata l’operatività del sistema per gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti pericolosi, mentre è previsto per il 3 marzo 2014 l’avvio per i produttori  iniziali di rifiuti pericolosi e per i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della regione Campania. Sarà necessario attendere l’esito dei lavori parlamentari, la cui conclusione è prevista, al più tardi, per il 30 ottobre 2013, per avere il nuovo quadro di riferimento sul Sistri.

Sulla disposizione citata, infatti, le richieste di modifica formulate dai Senatori sono tantissime, a partire dalla completa sostituzione del Sistri con un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi (che dovrebbe chiamarsi STRIP) da avviare previa adeguata sperimentazione e la preventiva definizione delle necessarie semplificazioni per le piccole imprese.

Nell’ambito degli emendamenti, la maggior parte delle proposte riguardano la riscrittura dell’elenco dei soggetti obbligati, la data di avvio del sistema – di cui si chiede a gran voce lo slittamento – e l’applicazione graduale e ragionata del sistema sanzionatorio, che dovrebbe partire soltanto a valle di operazioni di verifica e collaudo del sistema che ne garantiscano l’effettiva e completa funzionalità. Da alcuni è stato richiesto anche di prevedere un meccanismo di recupero dei contributi già versati negli anni precedenti.

Con riferimento alle imprese agricole, anche su sollecitazione della Confederazione, sono stati presentati diversi emendamenti per la conferma dell’esonero dall’iscrizione al Sistri delle piccole imprese agricole che conferiscono i propri rifiuti nell’ambito di circuiti organizzati di raccolta, per quantitativi massimi che sono stati individuati dai Senatori tra i 300 ed i 400 chilogrammi l’anno.

Alcune proposte di integrazione riguardano, inoltre, le disposizioni sul trasporto di propri rifiuti, in relazione al quale si chiarisce che, quando effettuato dalle imprese agricole in maniera occasionale e saltuaria, non deve essere qualificato come trasporto professionale e, quindi, non deve essere soggetto all’iscrizione all’albo nazionale delle imprese agricole.

I chiarimenti indicati si rendono necessari per assicurare la continuità e l’efficacia dei servizi di raccolta e di gestione dei rifiuti agricoli che, ormai da tempo e su tutto il territorio, sono organizzati virtuosamente attraverso circuiti organizzati di raccolta, regolati sulla base di apposite convenzioni o di accordi di programma stipulati tra la Confederazione, soggetti autorizzati e, nella maggior parte dei casi, le Regioni o le Province.

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