il Punto Coldiretti

Sistri, Realacci chiede ai Ministeri la riscrittura del sistema

Il Sistema di tracciabilità informatica Sistri deve essere riprogettato. E’ quanto sollecitato dall’onorevole Ermete Realacci, presidente della Commissione ambiente della Camera dei deputati, al Ministro dell’Ambiente ed al Ministro dello Sviluppo economico, nell’interrogazione parlamentare del 29 luglio 2013.

L’intervento rappresenta per Coldiretti un’importante testimonianza di condivisione da parte delle Istituzioni parlamentari del percorso avviato e condotto nel corso degli anni dalla Confederazione, sin dall’avvio dei lavori del Sistri, teso a garantire che il sistema di tracciabilità dei rifiuti potesse essere efficace sotto il profilo dei controlli ambientali, ma anche adeguato e proporzionato alle attività svolte dalle imprese ed alla specifica tipologia dei rifiuti prodotti, senza inutili ed eccessivi oneri economici e burocratici.

L’onorevole Realacci, in particolare, ha evidenziato l’urgenza di attivare un sistema di tracciabilità per la gestione e la movimentazione dei rifiuti da parte delle aziende che sia semplice, efficace e trasparente, al fine di prevenire e fronteggiare il traffico illegale di rifiuti.

Sul progetto Sistri, avviato fin dal 2007, si rileva come le notevoli difficoltà di implementazione del sistema, l’interferenza dello stesso con sistemi informatici in uso alle aziende, nonché l’importante impatto sulla gestione aziendale per i soggetti che trattano di rifiuti, abbia determinato proroghe e rinvii, anche a seguito dell’insoddisfacente collaudo generale effettuato a maggio del 2011.
 
Alla luce, quindi, delle valutazioni finali della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti che prende atto del “fallimento, almeno fino ad oggi, del Sistri” e delle conclusioni della consultazione delle organizzazioni delle imprese, approvate all’unanimità dai rappresentanti delle 31 organizzazioni delle imprese nella riunione del 20 giugno 2013 presso il Ministero dell’Ambiente, in cui si sottolinea  come il continuo rinvio della effettiva operatività del Sistri sia esso stesso prova della non funzionalità operativa di questo sistema e del suo eccessivo sovraccarico organizzativo per le imprese, l’onorevole formula ai Ministeri interessati una serie di richieste.

In particolare, nell’interrogazione si chiede di valutare un rapido intervento legislativo per il superamento del Sistri, sostituendolo con nuovi criteri da affidare poi a normativa secondaria e mantenendo nel frattempo il sistema preesistente, con eventuali piccole integrazioni che ne garantiscano una maggiore efficacia, compreso quello sanzionatorio, data l’urgenza di dare una soluzione efficace al problema del contrasto allo smaltimento illegale di rifiuti.

Si evidenzia, ancora, l’utilità di censire ed integrare i vari sistemi già esistenti sul territorio regionale e si domanda se i Ministeri interrogati non intendano adottare per il nuovo sistema di tracciabilità informatizzata gli indirizzi indicati unanimemente dalle 31 organizzazioni delle imprese nella riunione del 20 giugno 2013 e se non ritengano utile che, nella progettazione e sperimentazione del nuovo sistema siano coinvolte le organizzazioni delle imprese  e che il nuovo sistema non comporti oneri aggiuntivi, proponga misure di semplificazione per determinate categorie sulla base della individuazione di esigenze obiettive.

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