il Punto Coldiretti

Stop alla brevettabilità di piante ed animali, urge intervento Ue

L’Ufficio Europeo dei brevetti (Epo) nel 2011 ha concesso i diritti di proprietà intellettuale a sistemi di selezione genetica convenzionali su piante ed animali (non Ogm), in particolare sul girasole, il melone, il cetriolo, il riso e i cereali.

Brevetti assegnati nonostante la decisione della Grande Camera dei ricorsi, dove possono essere impugnate le licenze concesse dall’Ufficio Europeo dei brevetti, che ha riaffermato un principio fondamentale contenuto nel diritto europeo in materia secondo il quale i brevetti stessi non possono essere rilasciati su sistemi di selezione genetica convenzionali.

A denunciarlo è il report (www.ambienteterritorio.coldiretti.it/tematiche/Ogm/Documents/npos_patente_report_march_2012_en.pdf ) pubblicato dalla Coalizione No patents on seeds, i cui obiettivi sono condivisi anche da Coldiretti, nell’ambito del quale si dimostra come l’industria e l’Epo stiano sistematicamente utilizzando scappatoie legali per concedere brevetti su sementi, piante e persino sul raccolto o gli alimenti da essi derivati.

Un atteggiamento che sta bloccando l’accesso alla biodiversità e ostacolando l’innovazione, riducendo la scelta per gli agricoltori ed introducendo nuovi legami di dipendenza per le imprese agricole ed i consumatori. E’ tempo che le istituzioni come la Commissione ed il Parlamento Europeo riprendano in mano la corretta applicazione del diritto e fermino questa operazione che mette a rischio le risorse necessarie per la vita quotidiana.

Il report della Coalizione dimostra come l’azione politica sia urgente per fermare l’Epo dall’operare permanente in una zona grigia al fine di assecondare gli interessi delle multinazionali che investono nell’agrochimica. Ci sono allo stato attuale in discussione 1000 brevetti collegati alla selezione genetica delle piante.

Circa 100 nuove applicazioni sono state perfezionate nel 2011, più di una dozzina di brevetti concessi in questo campo. Altri dodici brevetti sono stati concessi a sistemi di selezione genetica di animali da allevamento, selezione del sesso, selezione genetica tramite l’ausilio di marcatori, processi di clonazione o di ingegneria genetica. Nel 2011 circa 2000 brevetti sulle piante e circa 1200 sugli animali sono stati concessi dall’Epo con o senza la presenza di sistemi di ingegneria genetica.

Negli ultimi mesi agricoltori, allevatori e produttori di alimenti hanno presentato le loro rimostranze su tale prassi dell’Ufficio. La Germania e la Danimarca hanno adottato delle risoluzioni contro la brevettabilità e l’aumento del monopolio delle piante e degli animali da allevamento. Molti osservatori ora aspettano un chiaro segnale dal parlamento Ue e dalla Commissione Europea visto che esiste la dir. 98/44/Cee concernente la protezione giuridica delle innovazione biotecnologiche che esclude i sistemi di selezione genetica biologici di piante ed animali dalla brevettabilità.

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