il Punto Coldiretti

Studio choc, Ogm tossici per gli animali e anche per l’uomo

Gli Ogm hanno un effetto tossico sugli animali e forse anche sull’uomo. E’ il risultato di un ampio studio sulla tossicità del mais transgenico e del Roundup (un erbicida molto diffuso prodotto dalla Monsanto) realizzato su 200 topi da Gilles-Eric Seralini, ricercatore di biologia fondamentale e applicata all’Università di Caen, nel nord della Francia.

“Per la prima volta al mondo si è studiato sul lungo termine l’impatto sulla salute di un Ogm e di un pesticida, cosa che non era mai stata fatta dai governi e dalle industrie. I risultati sono allarmanti – osserva il coordinatore del rapporto, autore del libro, “Tous cobayes” (Tutte cavie) -. Le conclusioni dimostrano un effetto tossico del mais transgenico e del Roundup sull’animale e ci portano a pensare che (queste sostanze, ndr.) siano tossiche anche per l’uomo. Diversi test che abbiamo effettuato su cellule umane vanno nella stessa direzione”.

E aggiunge: “dallo studio emerge che anche a piccole dosi, l’assorbimento a lungo termine di questo mais, così come del Roundup, agisce come un veleno potente e molto spesso mortale, i cui effetti colpiscono prioritariamente i reni, il fegato e le ghiandole mammarie”.

Durante l’esperimento i ricercatori di Caen hanno ripartito i 200 topi-cavie in tre gruppi alimentandoli per due anni rispettivamente con mais Ogm NK603, Mais Ogm trattato al Roundup, e mais non Ogm trattato con l’erbicida. Rispetto a un altro gruppo di topi-campione, non alimentato con l’Ogm e il pesticida, il primo topo-cavia è morto un anno prima e al 17/o mese di esperimento si è osservato che i topi alimentati con gli Ogm hanno una mortalità di cinque volte superiore rispetto agli altri.

I risultati mostrano dunque un tasso di mortalità più rapido e più elevato quando vengono consumate le due sostanze incriminate (mais e Roundup, ndr.). La ricerca francese potrebbe riaprire la discussione sulla tesi finora sostenuta ufficialmente da Bruxelles, ovvero che i prodotti transgenici finora esaminati siano innocui. Una tesi che però è già stata contestata da alcuni Paesi, come è il caso della stessa Francia dove è stata adottata una clausola di salvaguardia per impedire la coltivazione del Mon 810 sul suo territorio.

“Il 71 per cento degli italiani che ritengono il cibo biotech meno salutare di quello tradizionale trovano ora una conferma nei risultati shock della ricerca – ha commentato la Coldiretti – che rafforzano la scelta dall’Italia di vietare le coltivazioni di organismi geneticamente modificati nel rispetto del principio di precauzione”.

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