il Punto Coldiretti

Tabacco: concesso l’uso in deroga del fumigante 1.3D, no al Nemacur TAB

La Commissione Consultiva dei prodotti fitosanitari, istituita presso il Ministero della salute, ha espresso parere positivo alla richiesta di uso in deroga del fumigante 1,3D sul tabacco per la lotta ai nematodi (Meloidogyne incognita), ma ha respinto la domanda che era stata avanzata, di concedere la medesima autorizzazione straordinaria anche per il Nemacur TAB a base di fenamifos.

La tabacchicoltura sta attraversando un momento di grande difficoltà, non solo per i problemi strutturali che l’affliggono, ma anche rispetto alla lotta fitopatologica ai nematodi, visto che, al momento, non ci sono fumiganti autorizzati in allegato I della dir. 91/414/CEE per tale coltura.

Coldiretti esprime notevole disappunto per la decisione assunta di respingere la richiesta di concessione all’uso in deroga del Nemacur TAB, che ha con forza sostenuto presso le Amministrazioni competenti, visto che la necessità di un uso complementare dei due prodotti é stato ampiamente argomentato sul piano tecnico.

Il parere negativo espresso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare rivela una mancata considerazione delle indicazioni espresse in merito al basso impatto ambientale del prodotto che presenta, sotto questo profilo, caratteristiche innovative ed una scarsa attenzione per le conseguenze che tale decisione ha, rispetto alle rese produttive del tabacco per la campagna in corso.

L’aspetto dell’impatto ambientale negativo, in assenza di comprovate giustificazioni sul piano tecnico dei possibili danni arrecabili da una sostanza attiva alla flora o alla fauna, deve essere adeguatamente motivato con dati scientifici che mostrino il nesso di causa ed effetto. Del resto, una politica di ostruzionismo verso l’impiego dei fitofarmaci in agricoltura, quando ormai a causa dei numerosi processi di revisione dei medesimi da parte dell’UE, si è passati da circa 1000 molecole utilizzabili 20 anni fa  a sole 300 di oggi, crea inutili difficoltà al settore agricolo  che ha già compiuto e continua a compiere enormi sforzi per garantire un modello di produzione sostenibile. Né appare accettabile la motivazione che non sia opportuno concedere l’uso in deroga per due prodotti fitosanitari sulla medesima coltura visto che l’Italia si è sempre avvalsa, rispetto agli altri Stati membri, con estrema moderazione di tale strumento.

L’abbandono della tabacchicoltura nelle aree vocate del nostro Paese mette in difficoltà una filiera importantissima per lo sviluppo economico di tali zone. Inoltre, un atteggiamento inutilmente restrittivo verso i fitofarmaci ed i fumiganti in particolare, che al momento non hanno alternative percorribili sul mercato, apre automaticamente la porta agli ogm come strumento alternativo per la lotta fitopatologica e, tale situazione,  sappiamo bene che gli italiani non la desiderano.

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