il Punto Coldiretti

Tutela delle acque sotterranee: in arrivo nuove regole

La Legge Comunitaria 2008, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 6 marzo,  delega il Governo ad adottare – entro la scadenza del termine di recepimento fissato dalle direttive comunitarie – i decreti legislativi necessari per dare attuazione agli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità Europee. Tra le tante previsioni che essa contiene, è interessante notare che il prossimo Governo dovrà mettere in vigore tutte le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie a conformarsi alla Direttiva sulla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento entro il 16 gennaio 2009.

Anticipando sinteticamente le principali novità che questa Direttive prevede, è importante sottolineare che essa va ad affiancare la Direttiva quadro sulla protezione delle acque, ed aggiunge i criteri per la valutazione dello stato chimico dei corpi idrici, l’individuazione e l’inversione delle tendenze significative dell’aumento dell’inquinamento, la limitazione degli scarichi indiretti, ossia di quelli che si originano dalla filtrazione attraverso il suolo ed il sottosuolo.  

La Direttiva dispone che si considerano in buono stato chimico le acque sotterranee se:

· la concentrazione, misurata o prevista, di nitrati non supera i 50 mg/l, e quella delle sostanze attive presenti negli agrofarmaci, compresi i loro pertinenti metaboliti, prodotti di degradazione e di reazione, non supera lo 0,1 µg/l (0,5 µg/l sul totale derivante dalla somma di tutti gli agrofarmaci individuati e quantificati nella procedura di monitoraggio, compresi i corrispondenti metaboliti e i prodotti di degradazione e di reazione);

· la concentrazione di determinate sostanze è inferiore ai valori soglia fissati dagli Stati membri, che prevedono, come minimo, l’ammonio, l’arsenico, il cadmio, il cloruro, il solfato, il piombo, il mercurio, il tricloroetilene ed il tetracloroetilene;

· la concentrazione di qualsiasi altro contaminante è conforme alla definizione di buono stato chimico prevista dalla Direttiva quadro;

· nel caso di superamento del valore di una norma di qualità o di un valore soglia, viene confermata mediante apposita indagine, tra l’altro, l’assenza di rischio significativo per l’ambiente.

Entro il 22 dicembre del 2008 l’Italia, come tutti gli altri Paesi membri, dovrà stabilire un valore soglia per ciascun inquinante, il cui superamento porterebbe a caratterizzare i copri idrici sotterranei come in cattivo stato chimico.

Tra le finalità delle nuove previsioni si evidenzia quella di garantire la qualità delle acque, in quanto utilizzate abbondantemente per la captazione di acqua potabile, per l’industria e per l’agricoltura, si che la loro contaminazione rappresenti un rischio per la salute umana e per lo sviluppo corretto di queste attività. E’ importante, infine, sottolineare che il nono considerando della Direttiva recita testualmente che in talune zone, la protezione delle acque sotterranee potrebbe richiedere una modifica delle prassi agricole o forestali suscettibile di comportare una perdita di reddito; e che la Politica agricola comune prevede meccanismi di finanziamento per attuare misure volte a garantire il rispetto degli standard comunitari, nello specifico attraverso il regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEARS). Spetterà agli Stati membri, sotto la propria responsabilità, individuare le priorità e i progetti in ordine alle misure di protezione delle acque sotterranee.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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