il Punto Coldiretti

Ue, dall’ambiente nuove occasioni di crescita per l’economia

Secondo l’Unione Europea, la mancata attuazione della legislazione per l’ambiente costa all’economia continentale circa cinquanta miliardi di euro all’anno in costi sanitari e ambientali. La Commissione Ue, pertanto, ha pubblicato una comunicazione relativa ad una migliore applicazione della normativa ambientale, al fine di ridurre questa cifra e di offrire ai cittadini e alle imprese risultati migliori sul piano ambientale.

L’iniziativa mira a rafforzare il dialogo con i governi e con tutte le altre parti interessate riguardo al modo migliore di collaborare per conseguire un’applicazione più efficace del diritto dell’Unione, intensificando la raccolta e lo scambio delle conoscenze e promuovendo una più ampia partecipazione agli obiettivi ambientali da parte di tutti i cittadini.

In particolare, la comunicazione delinea misure intese ad aiutare gli Stati membri a realizzare un approccio sistematico per la raccolta e la diffusione delle conoscenze, tra cui i modi per incoraggiare una maggiore capacità di risposta alle questioni ambientali. In particolare in termini di benefici la strategia per l’Europa 2020 stabilisce che nuove fonti di crescita possono venire dall’inviare nell’innovazione e nelle nuova conoscenza.

In tale contesto un settore strategico in termini di industria ambientale è quello dei rifiuti. L’Ue ha calcolato che l’applicazione corretta della legislazione in questo settore può generare quattrocentomila posti di lavoro e un abbattimento dei costi di settantadue miliardi di euro per anno

Del resto, il riciclaggio dei rifiuti è una misura strategica anche per il settore agricolo che produce materie di scarto ampiamente riutilizzabili nei processi di produzione aziendali, contribuendo così a limitare l’immissione di rifiuti nell’ambiente.

Per l’agricoltura è,oggi, molto importante garantire processi di produzione sostenibili – particolarmente apprezzati dai consumatori – che, oggi, al momento dell’acquisto, prestano attenzione non solo alla qualità degli alimenti, ma anche al fatto che siano stati ottenuti riducendo il più possibile l’impatto ambientale.

La comunicazione sarà presentata al Parlamento europeo, agli Stati membri, a tutti gli attori interessati dall’attuazione e dall’applicazione della normativa. Il risultato delle discussioni tra le tre istituzioni dell’Unione preparerà il terreno per il settimo programma di azione in materia di ambiente.

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