il Punto Coldiretti

Xylella, via libera alla commercializzazione delle viti nel Salento

Il Comitato fitosanitario dell’Ue ha deciso di permettere senza restrizioni sull’intero territorio europeo la commercializzazione delle barbatelle di vite salentine, autorizzando l’uso di uno specifico trattamento a caldo prima della vendita. Le misure sono completate da ispezioni ufficiali nei campi di produzione.

Il via libera del Comitato fitosanitario dell’Ue alla commercializzazione delle viti salentine è un primo risultato concreto nella lotta alla Xylella e una risposta alla preoccupazione avanzata da Coldiretti  a Bruxelles in occasione del workshop del Copa – Cogeca il 12 e 13 novembre scorsi che questa area della Puglia dovesse essere sottoposta ad una quarantena ingiusta e infinita, diventando alla fine un deserto, prospettiva inaccettabile contro cui Coldiretti stessa si batterà in ogni sede.

Già la certificazione che il contagio non riguardasse la vite faceva ben sperare che potesse essere eliminata dall’elenco delle specie ospiti del ceppo CoDiRO sottoposte a regolamentazione. Lo studio che certifica il fatto che Il ceppo di Xylella per il genere Vitis, denominato CoDiro, e rinvenuto a Lecce, non contamina la vite protegge i 39 milioni di valore delle esportazioni Made in Italy realizzati nel 2014 di talee innestate e barbatelle di vite, messe a rischio da ingiustificate misure protezionistiche adottate da diverse Paesi.

Destava molta preoccupazione la situazione dei vivaisti salentini e di un comparto che fattura 20milioni di euro l’anno, con una produzione di 12 milioni di piante e 70mila giornate lavorative garantite all’indotto, bloccato per la malattia e per l’embargo di Paesi come Francia, Marocco, Algeria.

Il prossimo passo è dare sostanza al laboratorio scientifico a cielo aperto, comprendente l’intera area dichiarata infetta da Xylella fastidiosa dove si possa realizzare un’infrastruttura immateriale che sia nodo di una rete di relazioni tra ricerca scientifica e aziende agricole, tra ipotesi scientifiche e trasferimenti di conoscenze, tra formazione degli operatori e informazione dei cittadini. La decretazione del Salento come unica area europea affetta da Xylella e la formazione di uno stabile cordone sanitario a nord di Lecce devono essere affrontate costruendo traiettorie di futuro per olivicoltori, frantoi e cooperative salentini.

Resta ancora da definire il quadro delle piante ornamentali che in Puglia ha raggiunto i 185 milioni di euro di valore, con un incidenza dell’11,4 percento del valore della produzione regionale su quella nazionale.

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