il Punto Coldiretti

Zootecnia biologica: le novità della ricerca sugli allevamenti di avicoli

Il  Ministero delle Politiche Agricole ha organizzato un seminario per illustrare i progetti di ricerca in corso in agricoltura biologica  vista l’importanza che ha l’innovazione per supportare lo sviluppo del settore.  Il Centro di ricerca per la produzione delle carni ed il miglioramento genetico (Pcm)  ha presentato il progetto Filavi (Valorizzazione ed incentivazione delle filiere avicole biologiche di qualità) che, riguardo al benessere delle galline ovaiole, ha studiato la possibilità di mantenere il becco negli allevamenti biologici. Il mantenimento del becco presenta alcuna vantaggi: nel benessere dell’animale, funzionalità e capacità sensoriali.

I contro sono danni gravi tra gli animali e mortalità se allevati in pollai non idonei. Il taglio del becco ha come vantaggio la riduzione dei danni da pica ma per contro provoca dolore acuto all’animale e cronico e la perdita di funzionalità I dati evidenziano che negli allevamenti in cui le galline sono debeccate la tendenza alla pica è maggiore se nell’allevamento vengono a mancare le buone pratiche di gestione in quanto gli animali andando in condizioni di stress sono più propensi a beccarsi. Pertanto, quando si allevano galline con il becco è assolutamente necessario che le condizioni di salute e di benessere generale siano rispettate perché la prima risposta ad un problema è l’aumentare la pica nel pollaio.

Ci sono delle misure minime precauzionali che evitano i danni da pica e riducono costi sprechi e mortalità. E’ di fondamentale importanza garantire elevati standard di benessere degli animali e, quindi, utilizzare una lettiera di buona qualità garantire agli animali l’uscita su parchetti esterni tutti i giorni, controllare giornalmente lo stato degli animali, utilizzare mangimi formulati per le galline con il becco.

Rispetto all’obiettivo di ottimizzazione del sistema di allevamento degli avicoli in biologico, alcune azioni progettuali, portate avanti dall’Istituto sperimentale per la produzione di polli biologici riguardano la coltivazione delle granelle per mangimi e la trasformazione delle stesse nel mangimificio aziendale, nonché l’utilizzo dei mangimi per l’alimentazione dei polli biologici dell’azienda. Sono stati raccolti dati sulla coltivazione di proteiche biologiche e sugli allevamenti biologici di carne e uova.

E’ stato, quindi, effettuato uno studio sulla capacità di espansione delle produzioni sia in termini di coltivazione di proteiche che produzione avicola insieme alle organizzazioni di produttori proposta di una filiera locale regionale con un marchio di filiera che valorizzi le produzioni locali. E’ stato, inoltre, sperimentato l’uso un macello mobile per piccole aziende zootecniche. Invece, che inviare i polli al macello come avviene solitamente è il macello che va presso la sede di allevamento dei polli con indubbio risparmio di costi e di stress per gli animali.

Infine, il progetto Zoobio2systems riguarda “Foraggi, mangimi, breeding e biodiversità in sistemi zootecnici biologici”. Gli obiettivi del progetto sono l’aumento del grado di auto approvvigionamento di alimenti proteici biologici per l’alimentazione dei monogastrici (avicoli e suini), per l’industria mangimistica ed i singoli allevamenti attraverso il miglioramento genetico delle proteaginose; lo studio di modelli di filiera in sistemi zootecnici ed in sistemi agricoli multifunzionali; lo studio di modelli di filiera produttori agricoli; i mangimifici. Il progetto inoltre persegue: il rafforzamento e/o introduzione del legame terra-allevamento;  allevamenti biologici più in linea con i principi dell’agricoltura biologica e più vicini alle motivazioni di scelta dei consumatori;  diminuzione dei rischi legati alle materie prime di importazione;  indicazioni per le amministrazioni che gestiscono gli incentivi economici.

I risultati attesi sono la  creazione di potenziali varietà di pisello e soia adatte agli ambienti climatici italiani e con elevato tasso di accettabilità per agricoltori ed industrie sementiere; la proposta di iscrizione al Registro varietale di 1-2 varietà di pisello;  l’incremento dell’arco temporale e ottimizzazione delle turnazioni del pascolo; progettazione di piccoli allevamenti a livello di comunità rurale; l’aumento dell’autoapprovvigionamento aziendale; bilancio economico ed ambientale in funzione della diminuzione del rischio di contaminazioni; sostenibilità economica ed ambientale di piccole realtà agricole biologiche locali; indicazioni circa gli strumenti per sostenere i portatori di interesse nell’aumento del grado di approvvigionamento nazionale di proteaginose

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi