Il Senato della Repubblica ha definitivamente approvato il disegno di legge d’iniziativa del Governo riguardante la conversione in legge del D.L. n. 248 del 2007, meglio noto come provvedimento “mille proroghe”. In esso sono contenute novità di rilievo per quanto concerne l’obbligo di iscrizione al Catasto edilizio urbano dei fabbricati mai dichiarati come anche di quelli che hanno perso i requisiti fiscali di ruralità.
In particolare, accogliendo una nostra richiesta, è previsto un differimento, da 90 giorni a sette mesi, del periodo di tempo necessario alla loro regolarizzazione. Per i fabbricati che hanno perso i requisiti fiscali di ruralità, i sette mesi concessi al titolare per procedere al relativo accatastamento, decorrono dalla data del 28 dicembre 2007, data di avvenuta pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del comunicato con il quale è stato reso noto l’elenco dei Comuni in cui, a seguito di specifici accertamenti, è stata accertata la presenza di costruzioni non rispondenti alle finalità tipiche dei fabbricati ad uso agricolo.
Per i fabbricati, invece, che non sono mai stati dichiarati al Catasto, in quanto non risultano presenti nei mappali, i sette mesi a disposizione dell’interessato decorrono dalla pubblicazione dei vari comunicati che si sono succeduti nel tempo, in quanto per questi (essendo più numerosi) l’Agenzia del Territorio ha provveduto già da agosto a darne conoscenza.
Il provvedimento contiene, inoltre, la riapertura del termine per la dichiarazione al Catasto dei fabbricati che hanno perso il requisito della ruralità in quanto i titolari non rivesto la qualifica di imprenditore agricolo, iscritti nel registro delle imprese. L’articolo 2, comma 38, del D.L. n. 262 del 2006 aveva fissato alla data del 30 novembre 2007 la scadenza entro cui sanare tale posizione. Questa scadenza è stata prorogata al 31 ottobre 2008, fermo restando che i fabbricati che si accatastano entro tale termine producono effetti fiscali dal 1° gennaio 2007.
