il Punto Coldiretti

Ecco tutte le novità della Pac per il 2017

Dall’anno di domanda 2017 ci saranno importanti novità per il regime dei pagamenti diretti della Pac, che riguarderanno principalmente il sostegno accoppiato e il greening. Vediamo quali sono.

Il sostegno accoppiato
I cambiamenti che si avranno per il sostegno accoppiato riguarderanno le novità introdotte con il DM 5602 dell’11 ottobre 2016. Il DM prevede l’aumento delle risorse da assegnare al sostegno accoppiato per quei settori considerati in difficoltà (latte bovino, carne bovina e frumento duro). Il plafond ha subito un aumento dell’1%, passando dall’11% al 12% del massimale nazionale per i pagamenti diretti, con un aumento di risorse che varia da circa 38 a circa 37 milioni l’anno per il periodo 2017-2020 (la diminuzione è dovuta alla diminuzione del massimale nazionale causata dalla convergenza esterna).  E’ bene precisare che tale aumento avverrà a scapito del pagamento di base: l’1% di risorse in più per il sostegno accoppiato comporterà la diminuzione della stessa percentuale del plafond previsto per il pagamento di base.

Aumentano le risorse
Per il 2017 l’aumento della percentuale dall’11% al 12% del massimale nazionale per il sostegno accoppiato comporta un aumento di risorse pari a 14 milioni di euro per il latte bovino, 16 milioni di euro per il settore della carne bovina e 8 milioni di euro per il frumento duro.

Settore latte bovino
Dei 14 milioni di risorse addizionali, 1,5 milioni di euro sono destinati al premio aggiuntivo previsto per agli allevamenti in zone montane e più precisamente alle vacche da latte associate per almeno sei mesi ad un codice di allevamento in zone montane. Per le vacche da latte, oltre all’aumento delle risorse, sono previste importanti novità sull’ammissibilità dei capi. Infatti, per gli allevamenti ubicati in aree montane e per quelli rientranti nei circuiti produttivi di formaggi DOP e IGP, sarà necessario il rispetto di un solo parametro dei tre previsti dall’attuale normativa (tenore di cellule somatiche, tenore di carica batterica e contenuto di proteina), ferma restando l’osservanza dei parametri di legge. Inoltre, relativamente al contenuto di proteine, il limite minimo da rispettare sarà espresso in peso/volume, anziché in peso/peso.

Settore carne bovina
E’ previsto un nuovo premio destinato alle vacche nutrici non iscritte ai Libri Genealogici e ai Registri Anagrafici ed appartenenti ad allevamenti non iscritti alla BDN come allevamenti da latte. Al premio saranno destinati circa 8 milioni di euro; si stima che il numero di capi ai quali potrebbe essere riconosciuto il premio ammonti a circa 400.000 e coinvolgerebbe principalmente le regioni del Sud, per un importo pari a circa 20 euro a capo. Inoltre, per le vacche nutrici è stato esteso oltre il biennio 2015-2016 il premio per le vacche nutrici autoctone allevate nelle aziende che aderiscono al piano volontario di risanamento della IBR, inserendo tra le razze ammissibili al premio anche la Piemontese oltre alla Chianina, Marchigiana, Romagnola e Podolica. E’ previsto un ammontare di risorse pari a circa 2 milioni di euro che, considerando un numero di capi richiesti stimato a 500.000, genera un importo unitario pari a circa 40 euro per capo. Inoltre, è stata aggiornata la tabella con le razze che potranno usufruire del premio per le vacche nutrici.
I restanti 8 milioni di euro destinati al settore della carne bovina sono assegnati ai bovini macellati di età compresa tra 12 e 24 mesi e allevati dal richiedente per un periodo non inferiore a sei mesi prima della macellazione, certificati DOP o IGP, oppure appartenenti ad allevamenti aderenti a sistemi di qualità o a sistemi di etichettatura facoltativa riconosciuti o ai capi allevati dal richiedente per un periodo non inferiore ai 12 mesi prima della macellazione. I capi complessivamente a premio sono stimati in circa 900.000, per un ammontare di risorse, comprensive della maggiorazione, pari a circa 69 milioni di euro (circa 77 euro a capo). In merito all’adesione ai sistemi di qualità o di etichettatura facoltativa, recentemente il Mipaaf ha fornito alcuni chiarimenti precisando che i requisiti specifici previsti dai relativi disciplinari devono essere rispettati dalla fase di allevamento su tutti i capi richiesti a premio e dovranno essere soggetti a controlli specifici da parte di un organismo terzo.
Un’ultima novità introdotta dal DM la cui applicazione è stata avviata già dall’anno di domanda 2016, riguarda l’eliminazione della dichiarazione integrativa per l’ottenimento dei premi previsti per il settore zootecnico. Questa novità, fortemente voluta da Coldiretti, rappresenta un’importante semplificazione per le imprese agricole.

Frumento duro
Il DM prevede, infine, l’aumento di risorse per il frumento duro per un ammontare pari a 8 milioni di euro. Rimangono invariate le condizioni di ammissibilità al premio e l’area geografica a cui sarà applicato (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna). L’aumento di risorse genera un plafond per il grano duro pari a circa 66 milioni di euro che, considerando le superfici a premio del 2015, comporta un importo per ettaro pari a circa 75 euro, anziché 65 euro (importo per ettaro che i produttori avrebbero ricevuto qualora le risorse disponibili fossero rimaste invariate). Infine, tra le colture ammissibili al premio previsto per le proteaginose nel Centro Italia (Toscana, Umbria, Marche e Lazio) è stato inserito anche il cartamo, in aggiunta al girasole e al colza. Resta invariato l’ammontare di risorse destinato al premio e le condizioni di ammissibilità.

Le novità del greening
Nel corso del secondo semestre del 2016 a livello europeo si è definito il processo di “semplificazione” del greening con le modifiche del Regolamento 639/2014, con la possibilità di applicazione a partire dall’anno di domanda 2018. Per il 2017, invece, le novità riguardano le sanzioni. Infatti, nei primi due anni di applicazione dell’inverdimento, in caso di mancato rispetto degli obblighi, all’agricoltore sono state applicate solo delle riduzioni al pagamento. Dal 2017, oltre alle riduzioni, all’agricoltore saranno applicate anche sanzioni pari al 20% del pagamento di base. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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