il Punto Coldiretti

Florovivaismo: timori sui prati sintetici, ora tornare al verde naturale

Recentemente è rimbalzata dall’Olanda la notizia di timori per i potenziali effetti tossici dei campi da calcio in erba sintetica, con la sospensione di 30 società di calcio e la chiusura dei relativi impianti. Senza entrare nel merito del problema, che verrà approfondito dalle autorità preposte, in loco e, si spera, anche in Italia, resta lo sconcerto di fronte al diffondersi di questo che – al netto dei problemi per la salute (tutti da verificare) – rimane un malcostume e una moda assolutamente negativa.

Non solo campi da calcio o altri impianti sportivi in erba “finta”, ma anche recinzioni ricoperte di “finta” edera, “finti” prati condominiali, rotonde con erba “finta”, “finti” gerani sui balconi in montagna. Intanto si continua a lavorare per avere finalmente misure di defiscalizzazione delle opere a verde, sulla falsa riga del modello attivato per le ristrutturazioni edilizie, promuovendo e cercando di rafforzare nel nostro Paese una sana e diffusa cultura del “verde”.

“Verde” biglietto da visita per le nostre produzioni agro-alimentari di eccellenza e per i luoghi in cui vengono realizzate, “verde” elemento di contrasto dell’inquinamento e delle patologie connesse, “verde” strumento per aumentare la qualità della vita di residenti e turisti e tanto altro ancora. Ma, perbacco, un “verde” naturale, vivo. Con l’auspicio che le prossime Festività dei Defunti siano celebrate con piante e fiori veri e non con prodotti di plastica a bassa manutenzione che non scaldano il cuore ed il ricordo dei nostri Cari.

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