il Punto Coldiretti

La riforma della Pac e la riserva nazionale

Così come avveniva nella vecchia programmazione, anche nel nuovo regime dei Pagamenti diretti è stata data la possibilità allo Stato membro di istituire una riserva nazionale. Nel primo anno di applicazione l’Italia ha scelto di destinare alla riserva nazionale il 3 per cento del massimale previsto per il pagamento di base, corrispondente all’1,74 per cento del massimale nazionale previsto per il finanziamento di tutti i pagamenti diretti.

La riserva nazionale dovrà essere utilizzata in via prioritaria per l’assegnazione di titoli ai giovani agricoltori e ai nuovi agricoltori che iniziano la loro attività agricola. Tra gli ulteriori utilizzi previsti dal regolamento, l’Italia destinerà la riserva nazionale alle seguenti priorità: a) coprire il fabbisogno per il pagamento dei giovani agricoltori per arrivare al 2 per cento in caso di necessità; b) assegnare titoli agli agricoltori per evitare che le terre siano abbandonate, comprese le zone soggette a programmi di ristrutturazione connessi ad un intervento pubblico; c) assegnare titoli agli agricoltori al fine di compensarli per svantaggi specifici; d) assegnare titoli agli agricoltori ai quali è stata negata l’assegnazione di titoli per cause di forza maggiore o di circostanze eccezionali; e) praticare un aumento lineare del valore dei titoli su base permanente, se la pertinente riserva nazionale supera lo 0,5 per cento del massimale nazionale previsto per il pagamento di base, ferme restando le disponibilità per i giovani, per chi inizia l’attività agricola, per le assegnazioni previste ai precedenti punti a) e b) e per gli agricoltori che hanno diritto ad un aumento a seguito di una decisione giudiziaria definitiva o un provvedimento amministrativo definitivo;

Possono presentare domanda alla riserva nazionale le persone fisiche e giuridiche di età compresa tra 18 e 65 anni e unicamente gli agricoltori attivi.L’assegnazione dovrebbe essere fatta (si attendono ancora le istruzioni ministeriali) sulla base del valore unitario nazionale dei titoli nell’anno di assegnazione, pari a circa 180 euro/ha, a cui si aggiungono circa 93 euro/ha per il pagamento greening; pertanto i pagamenti spettanti agli agricoltori che accedono alla riserva nazionale potrebbero essere di circa 273 euro/ha.

Nell’allegato I del decreto ministeriale sono illustrati i criteri di priorità in caso di richiesta eccessiva e superiore alla disponibilità dei fondi della riserva. In particolare, i criteri di priorità sono: l’età del richiedente: il punteggio maggiore spetta ai soggetti di età inferiore o uguale a 40 anni; la zona altimetrica in cui ricade l’azienda: alle aziende di montagna spetta il punteggio maggiore rispetto alle aziende situate in collina o pianura; la professione o il livello di istruzione del richiedente: i punteggi maggiori spettano ai soggetti con contribuzione previdenziale in agricoltura e ai soggetti con laurea specialistica o vecchio ordinamento; per i richiedenti donna e’ previsto un punteggio aggiuntivo.

Quindi un giovane agricoltore donna con laurea specialistica o vecchio ordinamento oppure con contribuzione previdenziale in agricoltura, la cui azienda ricade in montagna riceverà il punteggio massimo (100 punti) in caso di applicazione dei criteri di priorità.

Il presente articolo rientra nel progetto “La nuova PAC – Tra sostenibilità e innovazione. Impatti sulle aree rurali” cofinanziato dall’Unione Europea – DG AGRI. I pareri in esso espressi impegnano soltanto l’autore e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione ufficiale della Commissione Europea.

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