il Punto Coldiretti

L’etichetta d’origine fa raddoppiare il prezzo del latte italiano

Raddoppia il prezzo del latte italiano dopo il via libera all’etichetta d’origine su latte e formaggi. Secondo un’analisi Coldiretti sull’andamento del mercato del latte spot, le quotazioni sono passate dai 24,7 centesimi al litro di aprile ai 47 centesimi al litro di novembre, con un aumento netto del 90 per cento. Ci sono dunque tutte le condizioni per alzare il prezzo pagato agli allevatori, tanto che Coldiretti ha chiesto l’immediata apertura del confronto con l’industria lattiero casearia italiana per tenere conto della nuova situazione di mercato. Un primo risultato è stato già raggiunto nel Lazio, con l’accordo sottoscritto con la Centrale del latte di Roma.

Il provvedimento riguarda l’indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari che dovrà essere indicata in etichetta con:
a) “paese di mungitura: nome del paese nel quale è stato munto il latte”;
b) “paese di condizionamento: nome della nazione nella quale il latte è stato condizionato”
c) “paese di trasformazione: nome della nazione nella quale il latte è stato trasformato”;

Qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato e trasformato nello stesso paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo della seguente dicitura: “origine del latte: nome del paese”. Se invece le operazioni indicate avvengono nei territori di più paesi membri dell’Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata possono essere utilizzate le seguenti diciture: “miscela di latte di Paesi UE” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato in Paesi UE” per l’operazione di condizionamento, “latte trasformato in Paesi UE” per l’operazione di trasformazione.

Infine se le operazioni avvengono nel territorio di più paesi situati al di fuori dell’Unione Europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata possono essere utilizzate le seguenti diciture: “miscela di latte di Paesi non UE” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato in Paesi non UE” per l’operazione di condizionamento, “latte trasformato in Paesi non UE” per l’operazione di trasformazione.

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