Novità per i Psr di Campania e Piemonte
Dopo le modifiche apportate ai Programmi di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Lazio, Marche e Liguria, anche i Psr della Regione Campania e Piemonte hanno subito revisioni, approvate da Bruxelles negli ultimi giorni. Per quanto concerne il Psr Campania, le novità introdotte troveranno concretezza nei bandi che la Regione pubblicherà a breve. In particolare, sarà possibile presentare due nuove tipologie di progetti: quelli integrati, grazie ai quali un potenziale beneficiario potrà accedere contestualmente alle forme di sostegno previste da differenti misure, e quelli collettivi, che mirano a favorire l’aggregazione di diverse tipologie di soggetti sia pubblici che privati. Infatti, in considerazione della positiva risposta da parte dei giovani ai bandi scaduti di prossimamente sarà introdotto il ‘Pacchetto Integrato Giovani’, grazie al quale il giovane agricoltore potrà usufruire sia del premio di insediamento sia del sostegno agli investimenti per il ricambio generazionale e l’inserimento di giovani qualificati nelle imprese agricole. Con la revisione al Psr approvata da Bruxelles, sono state introdotte anche altre due tipologie di progetti collettivi: quelli di “filiera” e quelli di “formazione e consulenza per lo sviluppo”. Le principali variazioni di interesse per le aziende agricole, che riguardano il Psr Piemonte sono invece sintetizzate di seguito. Per la Misura investimenti è prevista l’attivazione di un fondo di garanzia, finalizzato a supportare l’accesso al credito da parte delle imprese che intendono realizzare investimenti ammissibili in riferimento alla misura 4. Relativamente ai beneficiari è stato precisato che deve trattarsi di giovani agricoltori di età compresa tra 18 anni (compiuti) e 41 anni (non compiuti) al momento della presentazione della domanda di sostegno che cominciano l’insediamento per la prima volta in un’azienda agricola non più di 12 mesi prima della data di presentazione della domanda stessa. È stato approvato l’incremento da 5,2 a 9,2 milioni di euro della dotazione finanziaria dell’operazione 5.1.2 “Prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo abiotico” con un’aliquota di sostegno che passa dall’ 80% al 50%. L’incremento delle risorse deriva dalla soppressione dell’intervento 5.2.2 “Ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità di tipo abiotico”. Per l’intervento relativo “Indennità compensativa” (Operazione 13.1.1) qualora l’ammontare dei premi richiesti sia superiore alle risorse finanziarie annualmente stanziate, i contributi subiranno una riduzione percentuale proporzionale all’effettiva disponibilità. |
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