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Rottamazione agricola, ecco la guida agli incentivi

Risorse pubbliche messe a disposizione: Fondo unico di 110 milioni di euro per i 10 settori produttivi (motocicli, cucine componibili complete di elettrodomestici efficienti, elettrodomestici, immobili ad alta efficienza energetica, internet veloce per i giovani, rimorchi e semirimorchi, macchine agricole e macchine movimento terra, gru a torre per edilizia, componenti elettrici ed elettronici, nautica da diporto)

Durata campagna di rottamazione: dal 3 novembre sino ad esaurimento delle risorse, e comunque non oltre il 31 dicembre 2010

Entità del contributo: 10% del costo di listino (contributo statale) a cui si aggiunge un ulteriore 10% praticato dal concessionario

Criterio di attribuzione degli incentivi: la graduatoria dei beneficiari è determinata in base all’ordine di presentazione delle domande dal 3 novembre

Condizioni per l’accesso ai contributi:
• Le macchine dovranno essere esclusivamente della stessa tipologia e con potenza non superiore del 50% all’originale rottamato
• Le macchine rottamate dovranno essere di fabbricazione anteriore al 31 dicembre 1999
Il contributo statale non è cumulabile con altri benefici concessi sul medesimo bene dalle vigenti disposizioni

Macchine ammesse a contributo:
I beni ricompresi nei settori delle macchine agricole e movimento terra sono quelli rientranti negli articoli 57 e 58 del Codice della strada elencate nella classificazione Istat – Codice Ateco 2007 (vedere circolare Sviluppo Economico 14 aprile 2010).
Stante il richiamo a detta classificazione, si desume che sono ammesse all’acquisto agevolato le seguenti macchine ed attrezzature:
– trattori agricoli;
– trattori agricoli su ruote utilizzati in agricoltura e in silvicoltura;
– motocoltivatori; motozappe condotte a piedi;
– falciatrici;
– rimorchi o semirimorchi autocaricatori e autoscaricatori per uso agricolo;
– macchine agricole per la preparazione del terreno, la piantatura o la concimazione (quali aratri, spanditori di concime, seminatrici, erpici ecc.);
– macchine per la raccolta o la trebbiatura dei prodotti agricoli (mietitrici, trebbiatrici, selezionatrici, ecc.);
– mungitrici;
– irroratrici per uso agricolo;
– macchine agricole di altro tipo (incubatrici ed allevatrici per l’avicoltura, macchine per l’apicoltura, apparecchi per la preparazione del mangime, macchine per pulire, vagliare o selezionare uova, frutta, ecc.);
– macchine per irrigazione;
– macchine per il movimento terra (apripista (bulldozer, angle-dozer), spianatrici, ruspe, livellatrici, pale meccaniche, pale caricatrici, eccetera).

In ordine all’elenco sopra ricordato va sottolineato che il Ministero nella circolare in esame puntualizza che tra le falciatrici ammesse agli incentivi sono da intendersi escluse le macchine tosaerba.

Per le categorie di beni sopra riportati, il contributo potrà essere concesso per la sostituzione di macchine o attrezzature agricole e movimento terra di fabbricazione anteriore al 31 dicembre 1999. Laddove applicabile, il bene deve rientrare nella categoria “Fase III A”. I beni per i quali è concesso il contributo dovranno essere esclusivamente della stessa categoria di quelli sostituiti e con potenza non superiore del 50% rispetto all’esemplare rottamato.
Per le imprese agricole la circolare ministeriale del 20 aprile prevede il rispetto di ulteriori normative sul bene acquistato.

Termini della rottamazione
Entro quindici giorni dalla data  di  consegna  del  nuovo macchinario, il destinatario del contributo ha l’obbligo di  demolire il macchinario sostituito e  di  provvedere  alla  sua  cancellazione legale per demolizione, fornendo idoneo certificato  di  rottamazione al concessionario o venditore che avrà cura  di  trasmetterne  copia all’ente erogatore, a pena di decadenza dal contributo.
Nel  caso  in cui le  macchine  o  attrezzature  non  siano  iscritte  in  pubblici registri fa fede la documentazione fiscale del mezzo rottamato o,  in mancanza, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa a  cura  del beneficiario del contributo, attestanti l’avvenuta demolizione.

Modalità di accesso al contributo
Le imprese dovranno rivolgersi ai venditori dei beni che intendono acquistare. I venditori si faranno carico della verifica della disponibilità dei fondi mediante apposita prenotazione.
Al momento della vendita il venditore pratica una riduzione di prezzo, sul prezzo di vendita, equivalente al contributo per il bene acquistato. Successivamente al termine della procedura avrà riaccreditata la somma anticipata quale riduzione all’acquirente al netto di una quota delle spese di gestione della pratica.

Informazioni
Chiamando il Call Center di Poste Italiane al numero verde gratuito 800.123.450 da rete fissa o a pagamento da rete mobile al numero 199.123.450
http://incentivi2010.sviluppoeconomico.gov.it/

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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