il Punto Coldiretti

Troppo pesante l’Imu per gli agricoltori, la Camera impegna il Governo a rivederla

Rivedere il meccanismo dell’Imu, prevedendo una tassazione diversa per gli stabili agricoli non più funzionali all’attività agricola e trasformati in abitazione e i fabbricati che servono a lavoro e che da sempre sono stati inseriti nel valore dei terreni.

Lo afferma un ordine del giorno (a firma dei deputati Porfidia, Belcastro e Iannacone) votato dalla Camera che impegna il Governo a portare dei correttivi all’applicazione delle imposte per le imprese agricole. Ecco il testo inviato dal relatore Ezio Falini al presidente della Coldiretti Sergio Marini.

"Premesso che: molte piccole e medie aziende agricole sono in crisi per le crescenti difficoltà economiche che stanno investendo l’intero settore; che l’introduzione dell’Imu certamente non può che accrescere questa situazione di asfissia in questo momento di crisi economica e di recessione; in effetti, allo stato attuale, si è attuata una duplicazione di imposta sui fabbricati rurali il cui reddito era già ricompreso in quello dei terreni che per gli agricoltori equivalgono a mezzi di produzione;

da studi efettuati dalle principali organizzazioni di settore gli incrementi arriveranno a sfiorare il 400 per cento ed, in particolare, la Coldiretti ha valutato in oltre un miliardo i costi aggiuntivi che peseranno sugli agricoltori in seguito all’Imu; con l’introduzione di questa tassa sono a rischio sopravvivenza moltissime aziende sotto i 20 ettari, aziende che grazie a sacrifici fatti per investire in innovazione erano riuscite a non venire sommerse dalla crisi che si è abbattuta sul Vecchio continente e a rimanere competitive;

questo settore ha cominciato nel 2011 a perdere posizioni sino ad arrivare nel terzo trimestre dello scorso anno all’andamento congiunturale più negativo del valore aggiunto con il suo meno 0,9 per cento, le nuove tasse unitamente agli elevati aumenti del prezzo del gasolio non potranno che portare ad una chiusura di molte aziende cosa che comporterà meno occupazione, aumento dei prezzi al dettaglio, impoverimento ulteriore delle famiglie già fortemente penalizzate con le nuove manovre economiche; gli operatori continuano a denunciare un abbandono del sistema agricolo nazionale, che rappresenta o almeno ha rappresentato sino ad oggi un settore d’avanguardia e un fiore all’occhiello per il nostro paese nel mondo; tutto ciò, se non si attueranno in tempi necessariamente rapidi provvedimenti a difesa del settore agricolo, fa correre il rischio di farlo precipitare in una crisi irreversibile;

la Camera impegna il Governo: a promuovere una revisione del meccanismo dell’Imu, di cui le aziende agricole sentiranno tutto il peso nel corrente anno fiscale, prevedendo una tassazione diversa per gli stabili agricoli non più funzionali all’attività agricola e trasformati in abitazione e i fabbricati che servono a lavoro e che da sempre sono stati inseriti nel valore dei terreni".  

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