il Punto Coldiretti

Anche i terreni greci interessano gli investitori stranieri

Il land grabbing, il fenomeno dell’appropriazione di terra ai danni di paesi poveri, tocca ora anche l’Europa, come sottolinea un articolo pubblicato sul quotidiano “Kathimerini”. Nelgi ultimi tempi l’interesse degli investitori si è concentrato sulla Grecia. 

Per il futuro si prevede una crescita della domanda di prodotti agricoli. L’evoluzione demografica e il problema alimentare portano quindi i prezzi dei prodotti agricoli  e dei prodotti alimentari  a salire. È pertanto necessario l’ aumento  della produzione e quindi la ricerca di terreni agricoli
Le aree che vengono richieste da vari investitori sono prevalentemente africane, brasiliane, aree europee periferiche e in generale dei paesi poveri. Gli investitori in questi settori aspirano ad alte prestazioni e  alla facile accessibilità. L’obiettivo è anche la terra agricola greca per aziende che hanno una superficie di almeno 50 ettari per la coltivazione di ulivi e viti.  La frammentazione  dei terreni rurali in Grecia porta a ritardare il rientro degli investimenti, ma d’ altra parte i prezzi sono convenienti e il clima favorevole.
Gli investitori sono gruppi di interesse pubblico o singoli individui. Gli investitori pubblici provengono da economie che si sviluppano rapidamente, come Cina, India, Brasile, Malesia, e dai fondi tedeschi, americani e altri. Gli investitori privati sono principalmente in America, Europa e Paesi del Golfo Persico.
I rendimenti di questi investimenti sono molto elevati,  dato che le pratiche agricole sono ormai pratiche di "agricoltura di precisione» (precision farming). La "agricoltura di precisione»  sfrutta lo sviluppo tecnologico in reti di sensori e sistemi di posizionamento globale (global positioning) e geoimaging. Quindi, è possibile specificare le condizioni richieste per ciascuna coltura, anche se differiscono all’interno della stessa parcella. Il risultato è un aumento della produzione, un  riduzione dei costi e  preoccupazioni ambientali,  come economia dell’acqua. In questo modo si arriverà ad aumentare  la produzione notevolmente e ridure il costo. Quindi gli investimenti in terreni agricoli sono ora considerati molto promettenti da parte di coloro che sono già attivi in questo settore. Più in particolare, il rendimento ora è fino al 30% senza calcolare la rivalutazione della terra e una crescente domanda di prodotti alimentari. Negli ultimi anni le somme investite sono circa 30 a 40 miliardi di dollari e si prevede un aumento.
Gli investitori sono in particolare i fondi d’ assicurazione, fondi sovrani, individui ricchi, private equities e governi. Vari fondi, che mediano tra venditori e compratori, hanno tratto plusvalori significativi. Secondo la Deutsche Bank, che comprende terreni agricoli nei portafogli di investimento, grandi acquirenti in tutto il mondo sono “Il Fondo Pensione Americano TIAA-CREF (Retirement EquityFund)”, la società  tedesca agricola di investimento “Acazis”, lo statale “Abu Dhabi Fund for Development”, il saudita “Al Amond” e molti altri. [quotidiano – a cura di agra press]

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