il Punto Coldiretti

Il governo libico punta sull’olio d’oliva per la ripresa

Invece che sul petrolio, il governo libico punta sull’olio d’oliva per il rilancio della propria economia dopo la guerra civile. La notizia è apparsa sul portale turco turkishweekly.net.

La Libia sta puntando sulla produzione di olio d’oliva – l’oro verde del Mediterraneo – per competere con i paesi confinanti del Nord Africa, conquistare i mercati europei, e diversificare la sua economia dipendente dagli idrocarburi.
"La Libia ha deciso di promuovere la qualita’ della sua produzione di olive per produrre un olio d’oliva piu’ competitivo, e incrementare le esportazioni dirette verso l’Europa", ha dichiarato un funzionario del centro per la promozione delle esportazioni di Tripoli, nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa AFP.
"La nuova strategia del centro coinvolge tutti i soggetti che operano all’interno della catena di produzione degli olivi, in particolare il settore privato, per aumentare la sua produttivita’, e conquistare nuovi mercati esteri", ha spiegato Taher al-Zweibek.
La Libia e’ il 12° maggior produttore mondiale di olio d’oliva, costituendo circa lo 0,25% della produzione globale, secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).
Il paese nordafricano rimane ben dietro il maggior produttore mondiale, la Spagna (con il 43%) e i suoi vicini regionali, il Marocco (al 4° posto, con il 10,6%), la Tunisia (al 6° posto, con il 4,4%), e l’Algeria (all’8° posto, con l’1,7%). Turchia e Grecia sono gli altri attori principali.
Il paese ha 8 milioni di ulivi e produce 160.000 tonnellate di olive e 32.000 tonnellate di olio, secondo i dati forniti dal Ministero dell’Agricoltura. La Libia, un paese desertico con un’area di 1,76 milioni di chilometri quadrati, ha 3,6 milioni di ettari (8,9 milioni di acri) di terra coltivabile, pari ad appena il 2% di tutta l’area del paese.
Ma l’ulivo, una coltura tradizionale della regione del Mediterraneo, in grado di tollerare facilmente ondate di siccita’, si adatta alla perfezione al clima arido della Libia.
Il paese nordafricano sta, oggi, sperimentando un nuovo tipo di ulivo importato dalla Spagna, la varieta’ Arbequina, famosa per il suo frutto altamente aromatico, ha dichiarato Saad al-Kunni, un funzionario del Ministero dell’Agricoltura.
Introdotta in Europa nel 17° secolo, questa varieta’ viene coltivata principalmente nella regione spagnola della Catalogna.
"Dopo un esperimento che ha dato risultati incoraggianti, circa 1.900 ettari sono stati piantati con questa varieta’ in due diversi progetti agricoli", ha aggiunto Kunni.
La Libia, che fa affidamento esclusivamente sull’esportazione di idrocarburi per le sue entrate, non e’ riuscita a diversificare la sua economia, nonostante settori con un enorme potenziale, come il turismo e l’industria ittica.
Sia l’ex regime di Gheddafi, sia le nuove autorita’, hanno, ripetutamente, espresso il loro desiderio di diversificare le entrate della Libia, senza, tuttavia, implementare specifiche strategie.
Parlando, a Tripoli, a margine di un’esposizione di datteri e olive della Libia, Zweibek ha sottolineato come la nuova strategia punti a migliorare anche il confezionamento di prodotti finiti, cosi’ da renderli maggiormente invitanti.
"Verra’, inoltre, ideata un’etichettatura nazionale per identificare i prodotti libici, e agevolarne la commercializzazione, creando, al tempo stesso, un rapporto di fiducia con il consumatore", ha spiegato.
Le nuove autorita’, ha aggiunto Zweibek, stanno cercando di staccarsi dalle politiche del regime di Gheddafi, durante il quale la burocrazia ha impedito la promozione di qualsiasi tipo d’esportazione, che non fosse quella d’idrocarburi.
Finora, l’esportazione di olio d’oliva e’ stata limitata all’iniziativa di singoli produttori agricoli e di proprietari di frantoi.
Zweibek ha tenuto a sottolineare che lo stato "sara’ sempre piu’ coinvolto, assistendo l’intera catena produttiva, dalla scelta della varieta’ da piantare alla trasformazione del processo di confezionamento". "Il centro effettuera’, poi, degli studi sui mercati europei, e garantira’ la raccolta dei dati, per aiutare gli esportatori libici a conquistare questi mercati", ha detto. [portale – a cura di agra press]

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi