il Punto Coldiretti

Negoziati commerciali, il Parlamento Ue chiede più tutela per l’agricoltura

La Commissione dovrebbe evitare di fare concessioni che potrebbero avere un impatto negativo sull’agricoltura europea quando negozia accordi commerciali con paesi terzi. Questo è il messaggio principale della Risoluzione sull’agricoltura ed il commercio internazionale, presentata dal Relatore Georgios Papastamkos (Ppe, Grecia), adottata nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo, a Strasburgo, lo scorso 8 marzo.

Facendo riferimento ai negoziati in corso con Mercosur, Canada e Ucraina, all’accordo con il Marocco, in attesa di consenso da parte del Parlamento, e all’accordo concluso con la Corea del Sud il 16 febbraio scorso, la risoluzione sottolinea, la necessità di assicurare coerenza fra le politiche dell’Ue in materia di agricoltura, commercio e di sviluppo.

I deputati hanno così criticato l’approccio della Commissione ai negoziati commerciali chiedendo all’Esecutivo di non fare concessioni per ottenere accesso ai mercati di paesi terzi a discapito del settore agricolo.

Il documento adottato non ha valore legislativo ma nasce dalla volontà del Parlamento europeo di rivendicare un suo maggiore coinvolgimento nella strategia commerciale europea di cui oggi sono prioritariamente investiti la Commissione ed il Consiglio.

Il testo richiede, più nel dettaglio, la promozione degli interessi agricoli dell’Unione; la tutela della competitività degli agricoltori europei, assicurando condizioni di concorrenza equa con paesi terzi e promuovendo controlli più severi sulle importazioni; la difesa del ruolo multifunzionale dell’agricoltura europea e del suo modello agroalimentare in tutte le sedi, compresa l’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc).

A tale proposito, il testo evidenzia “l’offerta molto generosa” presentata dall’Ue nel quadro del sistema multilaterale degli scambi dell’Omc, per agevolare un esito positivo dell’Agenda di Doha per lo sviluppo (Ads). Un’offerta oltre la quale, secondo gli eurodeputati, è impossibile spingersi, tenendo in considerazione che i partner commerciali dell’Unione non hanno dato prova di un equivalente livello di ambizione.

Il Parlamento europeo invita, pertanto, la Commissione a conformarsi strettamente al mandato negoziale, accordatole dal Consiglio, in seno all’Omc, che stabilisce, come limite alla sua azione, la più recente riforma della Pac, purché si ottengano concessioni equivalenti dalle sue controparti commerciali.

Nel testo si ribadisce, inoltre, la forte preoccupazione nei confronti dell’accordo con il Marocco e si sottolineano i rischi connessi ai negoziati in corso con il Mercosur, che hanno portato il Parlamento a chiedere alla Commissione di proteggere gli interessi degli agricoltori europei e di presentare una valutazione d’impatto da discutere prima della conclusione dei negoziati stessi.

Più in generale, i deputati europeo invitano l’Esecutivo comunitario a garantire la previsione di concessioni tariffarie simmetriche ed il rispetto del principio della cosiddetta reciprocità delle regole, specialmente nei negoziati con paesi terzi con un forte settore agricolo.

Nella risoluzione, inoltre, il Parlamento ha richiesto di essere regolarmente informato sull’andamento delle trattative in corso, non come avvenuto nel caso dei negoziati con il Canada iniziati nel 2009. e dei quali è ancora all’oscuro, per assicurare maggiore trasparenza e tener conto degli interessi dei cittadini dell’Ue.

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