Olio e vino: via libera a decreti Mipaaf su proroghe e flessibilità
Un decreto per l’olio e due per il vino. Il Mipaaf ha reso noto il 31 maggio l’accordo raggiunto nell’ultima riunione della Conferenza Stato Regioni su interventi per sostenere i due settori penalizzati dall’emergenza Covid 19. Per quanto riguarda l’olivicoltura, il decreto interviene sugli aiuti destinati ai territori colpiti dalla Xylella fissa in quattro anni il termine per procedere al reimpianto degli ulivi e autorizza il riconoscimento dell’aiuto accoppiato nel periodo in cui la superficie olivicola è improduttiva. Il decreto sulla promozione nei Paesi terzi (Ocm vino) delle etichette Made in Italy consente di prorogare di due mesi i termini per l’esecuzione dei programmi dell’annualità 2020/2021. Per beneficiare dell’aiuto, solo per il 2020/2021 la domanda va presentata all’Organismo pagatore entro il 15 giugno. Le operazioni si devono concludere entro il 15 luglio e i controlli sono effettuati entro il 15 settembre 2021. Più flessibili anche gli adempimenti relativi agli investimenti. Per le due campagna 2019/2020 e 2020/2021 i beneficiari possono chiedere, una sola volta, la modifica del progetto già approvato da annuale a biennale e da biennale a triennale. E’ anche possibile apportare modifiche ai progetti. Quanto alle autorizzazioni agli impianti di impianti viticoli quelle in scadenza nel 2020 vengono prorogate al 31 dicembre 2021 senza che scattino sanzioni sia per chi aderisce alla proroga sia per chi non intenda più utilizzare l’autorizzazione ottenuta. Il provvedimento però non affronta il tema della durata delle autorizzazioni in scadenza nel 2021. Coldiretti ha più volte sollecitato Ministero e Commissione Ue su questo aspetto chiedendo la proroga della validità al 2022. Lo slittamento infatti è condizionato ad un recepimento da parte della Commissione Ue che non ha ancora modificato il suo iniziale orientamento di contrarietà. E non prevede la possibilità di comunicare la rinuncia all’utilizzo delle autorizzazioni in scadenza nel 2021 per non incorrere nella applicazione delle sanzioni; ma su questo aspetto, strettamente nazionale, la Coldiretti è fiduciosa che che il Ministero adotti in tempo utile uno specifico e positivo provvedimento.
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