il Punto Coldiretti

Le proposte della Commissione Ue contro le pratiche sleali

“Nelle nostre mobilitazioni di febbraio a Bruxelles avevamo chiesto il rafforzamento delle tutele degli agricoltori contro le pratiche sleali. La presidente Von der Leyen annuncia primi passi in questa direzione e un cronoprogramma di azioni. Vigileremo affinché siano effettivamente salvaguardati gli agricoltori e siamo pronti a collaborare per filiere più eque valorizzando il modello dei contratti di filiera sperimentato in Italia”. Così in una nota Coldiretti e Filiera Italia in merito alla proposta della Commissione europea su pratiche sleali e organizzazione comune dei mercati.

 La Commissione europea ha infatti proposto modifiche mirate dell’attuale quadro giuridico stabilito dal Regolamento (UE) n. 1308/2013 organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e un nuovo regolamento relativo all’applicazione transfrontaliera delle norme contro le pratiche commerciali sleali. Le modifiche proposte mirano a rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera agroalimentare:

  • rafforzare le norme per i contratti tra agricoltori e acquirenti, rendere i contratti scritti un obbligo generale e migliorare il modo in cui i contratti a lungo termine tengono conto degli sviluppi del mercato e delle fluttuazioni dei costi e delle condizioni economiche;
  • rendere obbligatoria l’istituzione di meccanismi di mediazione tra gli agricoltori e i loro acquirenti;
  • rafforzare le organizzazioni di produttori e le loro associazioni migliorando il loro potere contrattuale, consentendo agli Stati membri di concedere loro un maggiore sostegno finanziario nell’ambito degli interventi settoriali della PAC e semplificando le norme sul loro riconoscimento giuridico;
  • consentire all’UE di sostenere finanziariamente le organizzazioni di produttori che adotterebbero iniziative private per gestire le crisi;
  • definire quando termini facoltativi come “equo” e “filiere corte” possono essere utilizzati per descrivere l’organizzazione della filiera al momento della commercializzazione dei prodotti agricoli;
  • ampliare la possibilità per gli agricoltori e altri attori di concordare iniziative di sostenibilità con determinate dimensioni sociali, come il sostegno al ricambio generazionale, il mantenimento della redditività delle piccole aziende agricole o il miglioramento delle condizioni di lavoro degli agricoltori e dei lavoratori agricoli.

    Inoltre, la Commissione ha proposto  nuove norme sull’applicazione transfrontaliera delle pratiche commerciali sleali nella filiera agricola e alimentare nella direttiva sulle pratiche commerciali sleali.  Considerando che circa il 20% dei prodotti agricoli e alimentari consumati in uno Stato membro proviene da un altro Stato membro, la Commissione ritiene necessario rafforzare la cooperazione delle autorità nazionali di contrasto, in particolare migliorando lo scambio di informazioni, le indagini e la riscossione delle sanzioni. Queste proposte fanno parte del pacchetto di azioni di semplificazione annunciate dalla Commissione il 22 febbraio 2024
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