il Punto Coldiretti

Pomodoro da industria, serve programmare

Nell’approssimarsi della prossima campagna del pomodoro da industria, si riporta una analisi tratta da un articolo apparso sul sito Tomato News, che illustra l’andamento della produzione mondiale e l’evoluzione delle quotazioni di apertura italiane per il doppio concentrato Hot Break (espresso in dollari USA).

Gli ultimi episodi di calo delle quotazioni di mercato di lunga durata, dopo il 2009 e il 2015, sono avvenuti dopo annate di produzione eccessiva, che erano state precedute da significativi aumenti dei prezzi mondiali dei derivati del pomodoro, in particolare nel 2008 e nel 2014.

Bisogna trovare il giusto equilibrio tra la necessità di presidiare il mercato con i prodotti made in Italy e l’importanza di non produrre più di quanto può essere assorbito dal mercato. Risulta evidente che la crescita della produzione di pomodoro da industria della Cina, +31%, diventata primo produttore mondiale, superando gli USA, ma con consumi che rimangono bassi, pesa come un macigno sui mercati internazionali. Sono, di conseguenza, fondamentali la leva della distintività, del legame con il territorio, della qualità, ma il legislatore UE deve capire la necessità di un sistema di etichettatura di origine obbligatorio e della reciprocità delle regole.

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