Italia Prima in Europa per valore aggiunto agricolo, difendere record da concorrenza sleale
A livello europeo nel 2024 la produzione del comparto agricolo dei paesi Ue27 ha mostrato un incremento in volume dello 0,5% ma, per la diminuzione dei prezzi dei prodotti venduti, si è registrata una riduzione in valore dell’1,5%, scendendo a 529 miliardi di euro rispetto ai 536,9 miliardi raggiunti nell’anno precedente. E’ quanto emerge dalla stima preliminare dei conti economici dell’agricoltura elaborata dall’Istat dalla quale si evidenzia anche che la graduatoria del valore della produzione a prezzi correnti conferma la Francia in prima posizione (88,4 miliardi di euro, -7,7% rispetto al 2023), seguita da Germania (75,4 miliardi di euro, -0,9%), Italia (74,6 miliardi di euro, +2,2%) e Spagna (68,4 miliardi di euro, +4,3%). In termini di valore aggiunto, invece, l’Italia conquista nel 2024 la leadership europea (42,4 miliardi di euro, +9,0% rispetto al 2023), seguita da Spagna (39,5 miliardi di euro, +16,2%) e Francia (35,1 miliardi di euro, -7,2%), che nel 2023 deteneva il primato. Le prime stime per il 2024 hanno evidenziato in Italia che le unità di lavoro occupate in agricoltura si sono ridotte del 2,6% a causa di una marcata flessione (-4,4%) dei lavoratori indipendenti non compensata dal lieve aumento di quelli dipendenti (+0,9%). Dal punto vi vista produttivo le stime del 2024 delineano un’annata positiva per il complesso delle coltivazioni (+1,5% in volume) con un aumento dei volumi prodotti di patate (+13,0%), frutta (+5,4%), ortaggi freschi (+3,8%) e vino (+3,5%) mentre in forte contrazione i quantitativi prodotti di cereali (-7,1%) e olio d’oliva (-5,0%), più modesto il calo di foraggi (-2,5%). Sostanzialmente stabile è stata l’attività nel settore zootecnico che nel 2024 ha registrato un lieve incremento dei volumi complessivamente prodotti (+0,6% rispetto all’anno precedente). In particolare, risultati positivi hanno interessato le carni bovine (+1,5% in volume) e, tra i prodotti zootecnici derivati, il latte (+1,1%) e le uova (+0,5%). Da segnalare l’incremento della produzione in volume per le attività secondarie del 5,2% trainate principalmente dalle attività di agriturismo e dalla produzione di energia rinnovabile. La leadership dell’agricoltura italiana a livello europeo è alla base dei successi dell’agroalimentare Made in Italy all’estero, un patrimonio del Paese che va difeso dai rischi legati oggi all’aumento dei costi di produzione legati alle tensioni internazionali, dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalla concorrenza sleale dei prodotti stranieri. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le stime preliminari dell’Istat nell’evidenziare le minacce che pesano sull’agricoltura con siccità, maltempo ed epidemie negli allevamenti che nel 2024 hanno causato danni per 9 miliardi di euro, secondo l’analisi di Coldiretti. Un grave problema è rappresentato anche dall’aumento dei fattori di produzione, a partire dall’energia, che gravano sui bilanci, con i prezzi pagati agli agricoltori che spesso non riescono a coprire neppure i costi sostenuti. Un fenomeno aggravato dalla concorrenza sleale dei prodotti stranieri spacciati per italiani, spesso favoriti anche da accordi commerciali stipulati dall’Unione Europea, con l’ultima minaccia rappresentata dal Mercosur. Proprio l’arrivo in Italia di prodotti provenienti da altri Paesi che non seguono le stesse regole di produzione, rappresentano uno dei maggiori rischi per cui è necessario sempre più modificare il codice doganale sull’origine dei cibi che permette di far diventare un prodotto non italiano made in Italy e ottenere attraverso una raccolta firme a livello europeo lanciata da Coldiretti, l’etichetta su tutti i prodotti UE per garantire trasparenza ai consumatori e consapevolezza nelle scelte che fanno quando si trovano ad acquistare prodotti da portare sulle tavole. |
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