Usa, FDA propone di revocare uso colorante orange B nei cibi
Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration – Fda (l’Efsa statunitense) ha proposto la “revoca della normativa che autorizza l’uso del colorante a base di petrolio ‘Orange B’ come additivo colorante negli alimenti”. Lo annuncia l’ente regolatorio Usa in una nota, spiegando di aver “compiuto un altro passo avanti nell’iniziativa nazionale per eliminare gradualmente i coloranti alimentari a base di petrolio”. Si tratta di un ulteriore capitolo della guerra dichiarata dal controverso ministro per la salute del governo degli USA Robert Kennedy jr agli additivi alimentari sintetici e al cibo ultraprocessato. La Fda, si legge nella nota, “ha concluso provvisoriamente che il suo utilizzo è stato abbandonato dall’industria e che la normativa sugli additivi coloranti è obsoleta e non necessaria”. La nuova mossa “si aggiunge ad altre recenti azioni, tra cui la pubblicazione di un registro degli impegni volontari dell’industria per rimuovere i coloranti alimentari a base di petrolio dai prodotti venduti nelle scuole entro l’inizio dell’anno scolastico 2026 e, più in generale, entro il 2027”. Sempre di recente, la Fda ha anche incluso “i rimanenti 6 coloranti a base di petrolio frequentemente utilizzati nella filiera alimentare (FD&C Green No. 3, FD&C Red No. 40, FD&C Yellow No. 5, FD&C Yellow No. 6, FD&C Blue No. 1 e FD&C Blue No. 2) nell’elenco di sostanze chimiche selezionate in fase di revisione. L’ente continua poi, spiega, “a collaborare in modo proattivo con l’industria per promuovere gli sforzi volti a facilitare la rimozione di questi coloranti alimentari a base di petrolio dalla filiera alimentare”. Dopo la proposta, la Fda accetterà commenti pubblici per 30 giorni. Tutti i commenti dovranno essere inviati entro il 16 ottobre 2025. “Dopo averli esaminati, l’agenzia deciderà se finalizzare questa azione”. |