il Punto Coldiretti

Caporalato, bene rafforzamento rete agricola qualità

Il potenziamento della Rete del lavoro agricolo di qualità attraverso sistemi di premialità per le imprese che vi aderiscono risponde alle nostre richieste e rappresenta un passo importante per togliere spazi al caporalato e per la valorizzazione del lavoro della stragrande maggioranza delle aziende agricole virtuose. Ad affermarlo è il responsabile Lavoro di Coldiretti Romano Magrini nel commentare l’approvazione in Consiglio dei Ministri del Ddl sicurezza. Ora occorre – continua Magrini – completare la rete del lavoro agricolo di qualità a livello territoriale dando un ruolo centrale agli Enti bilaterali agricoli, fondamentali anche dal punto di vista della formazione per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. In tale ottica serve anche investire sull’ammodernamento dei macchinari, potenziando ulteriormente il bando Isi Inail in termini di risorse, e sulla stessa formazione, facendo nascere una vera consapevolezza del rischio già a partire dalle scuole. Le imprese che assumono dipendenti in agricoltura sono oltre 185.000 ed occupano circa 1 milione di lavoratori, per oltre 120 milioni di giornate di lavoro, di cui circa 1/3 è rappresentato da occupati provenienti da altri Paesi, con rumeni, indiani, marocchini, albanesi e senegalesi in testa alla classifica delle nazionalità più presenti, secondo la Coldiretti.

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