il Punto Coldiretti

Dazi Usa: Coldiretti e Filiera Italia chiedono di salvaguardare vino, olio, pasta e pecorino e di riportare l’oro in Italia

Il nuovo ordine esecutivo del Presidente Trump, che stabilisce la lista dei prodotti agroalimentari esclusi dal dazio del 15% già entrato in vigore, non prevede alcuno dei prodotti italiani esportati in modo significativo negli Stati Uniti. Coldiretti e Filiera Italia ritengono necessario salvaguardare i prodotti agroalimentari made in Italy a partire da vino, olio, pecorino, riso e pasta. Coldiretti e Filiera Italia sottolineano che il Presidente Trump ha tagliato i dazi solo su beni come banane, pomodori, tè e caffè, succhi di frutta, cacao, arance, alcuni tagli di bovino (che l’Italia non è ancora autorizzata a esportare negli USA), alcuni fertilizzanti, pinoli e frutta esotica: prodotti che non possono essere coltivati negli Stati Uniti oppure realizzati in quantità largamente inferiori al fabbisogno interno, e i cui prezzi – a causa dei dazi – erano diventati proibitivi sul mercato americano. “Come ho avuto modo di ribadire nel recente incontro con il Commissario Sefcovic – afferma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – l’Europa non può rinunciare a tutelare le proprie filiere, e la discussione va riaperta  prima che l’impatto dei dazi comprometta in modo pesante e duraturo le nostre imprese in un mercato come quello americano che ci sono voluti anni per consolidarlo”. In questo quadro Coldiretti e Filiera Italia ribadiscono l’urgenza di evitare l’introduzione del dazio del 107% sulla pasta, che rappresenterebbe un colpo mortale per uno dei simboli del nostro export negli Usa, e di ottenere la cancellazione dei dazi su vino, olio extravergine e pecorino, oggi tra i prodotti italiani più penalizzati e a rischio di perdere quote rilevanti di mercato. “Non possiamo continuare ad accettare decisioni unilaterali di questo tipo – dichiara Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia – e continueremo a insistere affinché questo primo elenco venga rivisto”. “A queste considerazioni – dichiara il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo – si aggiungono le forti preoccupazioni che si hanno relativamente all’oro depositato a Fort Knox dai paesi europei tra cui l’Italia. Riteniamo sia necessario riportare l’oro nel nostro Paese”.

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