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Ue, la Presidenza lussemburghese punta sull’agricoltura sostenibile

La sostenibilità è il principio fondamentale per lo sviluppo futuro dell’agricoltura europea che deve essere applicato con la dovuta considerazione della dimensione economica e sociale e degli aspetti connessi alla salute e ai fattori ambientali. Questo è l’approccio che la Presidenza lussemburghese del Consiglio dell’Unione europea intende adottare per il suo semestre di presidenza iniziato il 1° luglio 2015.

Per attuare efficacemente questi principi, nel suo programma di lavoro, la Presidenza lussemburghese si impegnerà in particolare per la semplificazione delle norme e delle procedure che guideranno i lavori sui vari dossier, in particolare nel processo di semplificazione della politica agricola comune.

La Presidenza lussemburghese si adopererà per concludere i negoziati sulla proposta della Commissione in materia di produzione biologica, al fine di mettere in atto un quadro normativo adeguato alle nuove sfide e allo sviluppo armonioso del settore.

Nel contesto dell’embargo russo per taluni prodotti agricoli dell’UE e della scadenza delle quote latte, la Presidenza lussemburghese presterà particolare attenzione agli sviluppi dei mercati dei prodotti agricoli e il suo impatto sugli agricoltori. L’agricoltura e il settore agroalimentare dell’Unione europea sono attori importanti nel mondo e la Presidenza lussemburghese intende seguire da vicino gli sviluppi nella politica commerciale a livello bilaterale e multilaterale.

Per quanto riguarda i programmi dell’ortofrutta e del latte nelle scuole, la Presidenza si adopererà per continuare il lavoro iniziato dalle precedenti presidenze, al fine di trovare soluzioni per consentire il funzionamento dei due programmi e promuovere un’alimentazione sana e equilibrato degli studenti.

La Presidenza spera di contribuire al dibattito democratico tra le Istituzioni con l’inizio dei lavori sulla revisione della procedura di autorizzazione degli Organismi geneticamente modificati negli  alimenti e mangimi.

Il principio della semplificazione sarà inoltre attuata dalle nuove norme da adottare in campo fitosanitario, per il quale la Presidenza lussemburghese cercherà un accordo in prima lettura con il Parlamento europeo, che armonizzerà il commercio di vegetali e prodotti vegetali nel mercato unico dell’Unione europea.

Nella stessa ottica, la Presidenza lussemburghese cercherà di iniziare il trilogo con il Parlamento europeo sulla proposta legislativa relativa alle norme zootecniche e genealogiche applicabili agli scambi e le importazioni nell’Unione europea di animali riproduttori e dei loro prodotti seminali e di continuare il lavoro su temi dei mangimi medicati e dei farmaci veterinari. In questo contesto, la lotta contro la resistenza antimicrobica è una sfida importante per la conservazione della salute dei cittadini europei.

La Presidenza lussemburghese cercherà di mettere a punto il regolamento relativo ai controlli ufficiali nella filiera alimentare, con l’obiettivo di promuovere una armonizzazione tecnica favorevole nel mercato unico, in particolare attraverso la standardizzazione delle imposte relative ai controlli da parte delle autorità competenti nell’Unione europea e alle sue frontiere.

La tutela degli interessi dei consumatori sarà rafforzata attraverso il continuo miglioramento delle informazioni ai consumatori, anche grazie alla etichettatura dei grassi. La Presidenza lussemburghese applicherà il principio della sostenibilità anche nel settore della politica della pesca. Anzi, cercherà di rafforzare il nuovo approccio, incentrato sulla sostenibilità, facendo in modo che il principio del rendimento massimo sostenibile sia nella misura del possibile alla base delle decisioni sulle possibilità di pesca (TAC e quote) per 2016. La Presidenza lussemburghese cercherà anche di raggiungere un accordo sulla questione della pesca nelle acque profonde, garantendo lo sfruttamento sostenibile degli stock ittici.

Anche le nozioni di semplificazione e di equilibrio delle competenze istituzionali saranno attuate nella finalizzazione dei negoziati sul piano di gestione pluriennale per la pesca del Mar Baltico al fine di garantire la gestione sostenibile della pesca in questa regione.
Inoltre, è prevista la continuazione dell’attività di allineamento delle diverse normative esistenti con il trattato di Lisbona, con particolare attenzione alla pesca illegale e non regolamentata e la rigenerazione degli stock di anguilla europea.

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