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Consiglio dei Ministri: dibattito su sicurezza alimentare e cambiamento climatico

Decontaminazione chimica della carne fresca, febbre catarrale (bluetongue), sicurezza alimentare e sfide del cambiamento climatico, queste le principali tematiche sulle quali i Ministri dell’agricoltura dei 27 Stati membri hanno dibattuto nel corso della riunione di Consiglio, svoltasi a Lussemburgo lo scorso 14 aprile.

In particolare la sessione è stata caratterizzata dallo scambio di opinioni e dichiarazioni di intenti tra i vari Ministri, tra le quali la forte contrarietà espressa circa l’autorizzazione per l’utilizzo di trattamenti antimicrobici nella pulitura delle carcasse di pollo. Tale presa di posizione si inserisce nel dibattito sorto in seguito della richiesta dell’Amministrazione USA di revocare il divieto, imposto dalle Autorità comunitarie, all’importazione di carne di pollame statunitense le cui carcasse vengono pulite con prodotti antimicrobici (fra cui la comune  varechina).

Facendo eco al Ministro francese Barnier, altre 17 delegazioni (fra cui l’Italia), hanno ribadito la necessità di garantire gli alti standard di sicurezza e di qualità del sistema produttivo comunitario e la volontà di proteggere la fiducia che i consumatori hanno nei riguardi del sistema produttivo europeo, dissuadendo così la Commissione ad intraprendere qualsiasi iniziativa che possa pregiudicare questi due obiettivi.

Sempre nell’ambito del dibattito sulla sicurezza alimentare i Ministri dell’agricoltura hanno discusso su  altri due eventi.

Il primo riguarda l’organizzazione di una conferenza, promossa dall’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO), sul tema “Sicurezza Alimentare nel mondo, sfide del Cambiamento climatico e della Bioenergia” che si svolgerà a Roma dal 3 al 5 giugno 2008.

Il secondo, concerne l’annuncio del Ministro francese Barnier, di promuovere “un’iniziativa  europea sulla sicurezza alimentare” che prevede, prima della pausa estiva,  la presentazione di una proposta che si ispira ai seguenti principi: produrre di più e meglio e soprattutto per nutrire, contribuire al Programma alimentare mondiale, un nuovo orientamento per i programmi d’aiuto allo sviluppo per l’agricoltura dei Paesi svantaggiati, opporsi alla definizione di accordi squilibrati in seno all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC).

Con riferimento alla bluetongue, il Portogallo ha annunciato la propria decisione di ritirare i provvedimenti nazionali di restrizione alle importazione di bovini e ovi-caprini, adottati con lo scopo di evitare la diffusione del sierotipo 8 della malattia della febbre catarrale sul proprio territorio.

La decisione portoghese è stata presa in seguito dell’adozione del Comitato Permanente per la Catena Alimentare e la Salute degli animali, avvenuta l’ 8 aprile scorso, di misure più rigorose alla movimentazione dei ruminanti dalle zone di restrizione a quelle indenni dalla malattia.

A riguardo il Commissario alla Salute Vassiliou si è dichiarata soddisfatta del provvedimento portoghese ed ha auspicato che anche l’Italia ritiri al più presto le proprie misure di salvaguardia nazionale.

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