Crollano i prezzi, risicoltori in ginocchio
I prezzi del riso in Italia aumentano del 500% dal campo alla tavola con gli agricoltori devono vendere ben quattro chili di risone per pagarsi un semplice caffè a causa di speculazioni e degli inganni che colpiscono le risaie e danneggiano i consumatori. E’ quanto denuncia la Coldiretti nel sottolineare che le quotazioni del riso alla produzione sono praticamente dimezzate nell’ultimo anno e non si riescono più a coprire i costi nelle risaie mentre i prezzi sugli scaffali per i consumatori sono praticamente rimasti stabili. Il risone italiano viene pagato tra i 27,5 ed i 29,5 centesimi al chilo per l’Arborio e dai 24,5 ai 30,5 centesimi al chilo per il Carnaroli. Più della metà de mercato nazionale è in mano a sole quattro industrie che godono di uno strapotere contrattuale nei confronti delle migliaia di risicoltori presenti in Italia. Di fronte ad una situazione economica insostenibile dalle intenzioni di semina 2018 manifestate dai produttori che hanno risposto ad un primo sondaggio risulta nel complesso un calo di circa 12.000 ettari (-5%) rispetto alle semine del 2017 con un impatto devastante dal punto di vista economico, ambientale e occupazionale. La situazione sta infatti precipitando e a rischio c’è il lavoro di oltre diecimila famiglie tra dipendenti e imprenditori impegnati nell’intera filiera. |
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