Con l’allevamento 4.0 arriva la prima filiera di carne ecosostenibile
Con la scomparsa dalle tavole degli italiani di 1 fettina su 4 nel giro di dieci anni, a causa di un calo degli acquisti del 23%, arriva la bistecca “green” per rilanciare i consumi, con la prima filiera di carne 4.0 totalmente ecosostenibile. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base di dati Censis in occasione dell’incontro promosso nella più grande azienda agricola d’Italia, le Bonifiche Ferraresi, a Jolanda di Savoja (Ferrara) con la presenza del Ministro Beatrice Lorenzin (Salute) assieme a Roberto Moncalvo, Presidente di Coldiretti, Luigi Scordamaglia, Pres. di Federalimentare, Federico Vecchioni, AD di Bonifiche Ferraresi, Marco Baldi, Responsabile. Area Economia e Territorio del Censis, e Vincenzo Russo dell’Università di Bologna. Assocarni e Coldiretti hanno dato vita insieme ad una esclusiva piattaforma di dialogo con valenza nazionale e territoriale per far crescere gli allevamenti italiani e valorizzare l’intera filiera nell’interprofessione. Il patto getta le basi per tutelare insieme sia dal punto di vista istituzionale che economico i produttori italiani di carne valorizzandone il lavoro con un corretto e trasparente dialogo interprofessionale e contrattuale. La razione per l’alimentazione è totalmente composta da alimenti provenienti dall’azienda e tutto il letame è recuperato e destinato alla fertilizzazione naturale dei suoli. Gli ampi spazi in mangiatoia con doppi abbeveratoi, la ventilazione centralizzata a comando elettronico e la razionalità complessiva delle strutture costruite tutte ex-novo, rendono il centro zootecnico un punto di riferimento mondiale per il rispetto del benessere animale. La sostenibilità della carne va incontro – conclude Coldiretti – a una richiesta specifica da parte dei consumatori, sempre più attenti alla qualità e al valore ambientale di quanto portano in tavola. Non a caso il 45% degli italiani che privilegia quella proveniente da allevamenti italiani, il 29% sceglie carni locali e il 20% quella con marchio Dop, Igp o con altre certificazioni di origine secondo l’indagine Coldiretti/Ixe. “La missione di Bonifiche Ferraresi – ha spiegato l’AD Federico Vecchioni – è portare sulla tavola dei consumatori un’ampia gamma di prodotti di alta qualità, ottenuti attraverso un’agricoltura innovativa, sostenibile, capace di valorizzare le eccellenze della filiera agro-alimentare italiana e di tutelare il territorio. La filiera agricola italiana rappresenta un asset strategico per l’Italia ed essendo noi leader nella proprietà terriera per estensione di terreno siamo impegnati in prima linea in questo contesto. Siano felici di aver aggiunto alle nostre produzioni un grande allevamento per ottenere carni di altissima qualità, con la possibilità di valorizzare sempre di più anche i bovini italiani” Secondo Luigi Scordamaglia, AD Inalca, “oggi abbiamo presentato la nuova frontiera dell’allevamento bovino italiano. Siamo nel territorio che meglio rappresenta l’agricoltura del futuro e che al suo interno ha colto la sfida di inserire anche l’”allevamento 4.0”. Qui tocchiamo con mano cosa significa sostenibilità economica, sociale e ambientale dell’allevamento, un esempio virtuoso e realizzato di economia circolare. Bonifiche Ferraresi ha costruito un modello che ha importanti risvolti anche sotto il profilo del benessere animale, consentendo tra l’altro una sostanziale riduzione dell’utilizzo dei farmaci. Come Inalca siamo orgogliosi di aver potuto partecipare con la nostra esperienza e il nostro know-how alla realizzazione del nuovo centro zootecnico, così come del crescente consolidamento dei rapporti con Coldiretti per valorizzare il duro quotidiano lavoro degli allevatori italiani”. |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.